Sa.Mi.
Una lunga notte di sangue e paura quella di ieri nella zona di Ponte Rio di Todi. Una violenta rissa è scattata tra stranieri, degenerando nel sangue con ferite di arma da taglio e colpi di pistola esplosi in aria. In un primo momento si è pensato che si trattasse di un regolamento di conti tra bande, ma le indagini dei carabinieri, condotte dal Capitano Marcello Egidio, hanno permesso in poche ore di chiarire che si trattava dell’aggravarsi di una questione riguardante la richiesta di un operaio di ottenere il pagamento del lavoro svolto per circa sei mesi.
Intorno alle 22 Quattro membri di una famiglia albanese residente a Marsciano avevano un appuntamento con il datore di lavoro di uno di loro, un imprenditore anche lui albanese, che doveva quasi 8000 euro al capofamiglia. Evidentemente il datore di lavoro non aveva alcuna intenzione di cedere la somma dovuta ed insieme ad un altro albanese che lo aveva accompagnato hanno dato inizio all’aggressione dei quattro familiari. Con in pugno armi da taglio e brandendo anche una pistola si sono scagliati sui connazionali, sparando anche un colpo in aria per intimidire le vittime.
Tre dei quattro familiari hanno avuto la peggio, mentre il quarto è riuscito a divincolarsi e scappare. Nel frattempo l’imprenditore e il suo complice si sono dati alla fuga, minacciando con la pistola anche una donna che inavvertitamente si era trovata sulla loro strada .
I tre feriti, padre di 54 anni e due figli di 30 e 29 anni sono finiti al pronto soccorso di Todi per farsi medicare. In condizioni più gravi è arrivato il ragazzo di 29 anni, con ferite profonde da coltello al collo. Una tragedia sfiorata, poiché se solo il colpo fosse stato inferto con maggior violenza, gli avrebbe reciso la giugulare.
Le indagini sono scattate immediatamente. Sul posto ogni uomo e mezzo disponibile della compagnia tuderte, che in pochi minuti è riuscita a fermare, in un altro bar di Todi, l’imprenditore edile che il suo accompagnatore ( anche lui impegnato nell’edilizia). I due, dopo aver prima fornito un falso alibi, hanno reso confessione dell’accaduto per cui sono stati arrestati per tentato omicidio, lesioni personali e porto illegale di arma e munizioni.
Z.K., di 33 anni e M.B. di 35 anni entrambi albanesi residenti a Todi sono adesso detenuti presso il carcere di Capanne.
Articolo correlato