Orvieto

Risorgiamo Italia, bar e ristoranti consegnano le chiavi delle attività al sindaco

Nella giornata di ieri il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha ricevuto in Comune i rappresentanti del gruppo spontaneo “Bar&Ristoranti” di Orvieto che nell’ambito della manifestazione nazionale Risorgiamo Italia hanno simbolicamente consegnato le chiavi delle loro attività al Primo Cittadino

Protesta pacifica

Una forma di protesta pacifica che nella serata di martedì era stata preceduta, anche ad Orvieto, dall’iniziativa di bar, ristoranti, enoteche e wine bar rimasti aperti, seppur vuoti, per sensibilizzare il Governo sugli effetti della crisi economica derivata dall’emergenza Covid-19 e manifestare la voglia di poter ripartire in sicurezza. 

Il comitato e il sindaco

“La riconsegna delle chiavi al Sindaco non è un atto di resa – hanno sottolineato i rappresentanti del Comitato – bensì un grande atto di fiducia nei confronti dell’Amministrazione Comunale affinché diventi la nostra voce nei luoghi deputati alle decisioni”.

“Ho provato molta emozione – afferma il Sindaco – nel tornare a vedere le luci accese nelle attività della nostra città ma allo stesso tempo tanta amarezza perché siamo abituati a vedere quei locali in attività e pieni di persone e turisti che vengono a visitare Orvieto. Bar e Ristoranti sono un pezzo importante del settore dell’ospitalità, la prima vetrina per le nostre eccellenze enogastronomiche e quindi di promozione della città stessa. Per questo ho visto con piacere che, in questo momento difficile, la categoria abbia deciso di mettersi insieme e sono convinta che possa rappresentare anche in futuro un interlocutore importante per l’Amministrazione. Ai rappresentanti del Comitato ho assicurato il massimo impegno da parte nostra nel sostenere la ripartenza che, in particolare in Umbria, con le dovute e adeguate misure di sicurezza può essere garantita. Stiamo intervenendo sui Tributi Locali, stiamo valutando misure che possano agevolare il rispetto del distanziamento sociale e stiamo pensando a un piano che, limitatamente al centro storico, consenta una diversa programmazione delle autorizzazioni per tutelare le attività esistenti maggiormente colpite della crisi”. “Come richiesto dai rappresentanti del Comitato – conclude – stiamo verificando, inoltre, i margini di manovra per intervenire sugli affitti dei locali e in questo senso potrebbe venire in soccorso la Regione che sembrerebbe intenzionata a estendere anche a queste categorie dei contributi in tal senso. Abbiamo anche raccolto tutti i quesiti e i dubbi sulle misure di adeguamento che saranno necessarie nella cosiddetta Fase 2. Li accompagneremo in questo percorso e chiederemo che siano elaborati protocolli chiari affinché la ripartenza possa avvenire con le giuste precauzioni rispondendo a tutti i criteri di sicurezza”.