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Rischio sismico, Regione Umbria stanzia oltre 8,5 milioni

Oltre 8,5 milioni di euro in campo dalla Regione Umbria per la prevenzione del rischio sismico su edifici pubblici e privati in varie parti del territorio regionale, in particolare in zone lontane dal terremoto del 24 agosto, ma ad alto rischio.

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Gli interventi su Comune, scuole e ospedali – Ammontano a oltre 5,5 milioni di euro le risorse che la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore Giuseppe Chianella, ha destinato al Programma di interventi di prevenzione del rischio sismico su edifici pubblici strategici o rilevanti. “La Regione Umbria – spiega l’assessore – ha attivato il quinto Programma di prevenzione sismica su edifici strategici, dando continuità agli strumenti per la messa in sicurezza di immobili di proprietà pubblica quali municipi, scuole, strutture sanitarie. Con le precedenti programmazioni sono stati finanziati interventi su 18 edifici strategici, per un totale di circa 16 milioni di euro di cui circa 5 per lavori nel ‘blocco degenze’ dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ a Perugia”. “Con questo nuovo stanziamento – rileva – abbiamo stabilito di ammettere immediatamente a contributo tre interventi a Bastia Umbra, Fratta Todina e Pietralunga, non finanziati con la precedente annualità per carenza di fondi, e di attivare un nuovo bando regionale. Circa 2 milioni e 600mila euro – dice l’assessore, entrando nel dettaglio del provvedimento – vengono ripartiti per la sede comunale Blocco A del Comune di Bastia, con un importo del contributo di circa 1,226 milioni, per la Scuola “Cocchi-Aosta” di Fratta Todina con un contributo concesso al Comune di 650mila, e per il Palazzo comunale di Pietralunga, per un importo di 720mila euro che in questo caso sarà a completa copertura finanziaria dell’intervento“.

In arrivo un nuovo bando – “Con la somma restante, circa 2 milioni e 925mila euro – prosegue Chianella – la Giunta regionale attiverà un nuovo bando con cui verranno individuati e finanziati altri interventi di prevenzione del rischio sismico a seguito della presentazione delle domande per l’accesso al contributo da parte degli Enti proprietari degli edifici. Verrà costituita una graduatoria regionale divisa in due sezioni: una relativa agli edifici pubblici, scuole escluse, e una specifica per le scuole”. I finanziamenti riguardano interventi strutturali: in particolare di “rafforzamento locale” cioè riparazioni localizzate a singoli elementi strutturali, finalizzate e ridurre o eliminare comportamenti dei singoli elementi o parti strutturali che danno luogo a condizioni di fragilità e/o innesco di collassi locali; di “miglioramento sismico” per i quali le norme tecniche prevedono la valutazione della sicurezza prima e dopo l’intervento sull’intera struttura, e che devono consentire di raggiungere un valore minimo prestabilito di sicurezza sismica e per la prima volta riguardano interventi di “demolizione e ricostruzione”, che devono restituire edifici conformi alle norme tecniche, caratterizzati dagli stessi parametri edilizi dell’edificio preesistente.

I fondi per edifici privatiOltre 3 milioni di euro, che in parte derivano dalle economie registratesi nei precedenti bandi, invece, sono stati stanziati dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Giuseppe Chianella per interventi strutturali, su edifici di proprietà privata, volti alla prevenzione del rischio sismico. “In particolare – ha affermato l’assessore Chianella – questo Piano di prevenzione sismica, che è il settimo al quale diamo attuazione,  prevede interventi di “rafforzamento locale” cioè delle riparazioni localizzate a singoli elementi strutturali, finalizzate e ridurre o eliminare comportamenti dei singoli elementi o parti strutturali che danno luogo a condizioni di fragilità e/o innesco di collassi locali, o interventi di “miglioramento sismico” per i quali le norme tecniche prevedono la valutazione della sicurezza prima e dopo l’intervento sull’intera struttura, e che devono consentire di raggiungere un certo valore minimo prestabilito di sicurezza sismica. Gli interventi – ha proseguito l’assessore – saranno finanziati attraverso lo scorrimento della graduatoria già in essere e ricadono nei Comuni di Città di Castello (8 interventi per un totale di 381.750 euro), Gubbio (48 interventi per un totale di 2.484.750 euro), Montone (1 intervento per un totale di 20.000 euro), Pietralunga (2 interventi per un totale di 59.500 euro) e Umbertide (6 interventi per un totale di 295.000 euro) tutti già oggetto di precedenti programmazioni in quanto nei quali risulta in corso una crisi sismica da oltre 3 anni”. Gli edifici oggetto di contributo sono tutti destinati a residenza stabili e continuativa di nuclei familiari e/o all’esercizio continuativo di arte o professione e/o destinati ad attività produttive.

Le procedure da seguire –  I Comuni nei quali sono ubicati gli edifici risultati finanziabili dovranno effettuare opera di controllo, validazione e rendicontazione degli interventi. L’importo complessivo del contributo regionale corrisponde, al massimo, all’ammontare delle spese effettivamente sostenute dal beneficiario finale per interventi sulle parti strutturali dell’edificio; in caso di spese documentate inferiori all’importo erogato si procederà, su proposta del Comune competente, alla compensazione dei saldi o al recupero delle somme eccedenti già liquidate.  In caso di rinuncia da parte dei beneficiari finali dei contributi, i Comuni, nel darne immediata comunicazione alla Regione, provvederanno al recupero delle somme eventualmente già erogate ed alla restituzione dell’intero ammontare all’Amministrazione regionale che potrà destinare quei fondi o altro tipo di economie a favore dei successivi interventi della medesima graduatoria o a successive azioni di prevenzione sismica.