Il Comune commenta l'ok della Regione
L’ok al progetto per la riduzione del rischio idraulico del Topino viene salutato con favore dal sindaco Stefano Zuccarini. “Grazie all’impegno e alla determinazione dell’Amministrazione Comunale, in stretta sinergia con il Consorzio della Bonificazione Umbra, siamo riusciti a chiudere nel migliore dei modi l’annosa questione relativa ai progetti volti alla riduzione del rischio idraulico nel bacino del fiume Topino, ed alla messa in sicurezza della Città di Foligno fino ad eventi di piena eccezionale cinquantennale”.
“Fondamentale sinergia con la Regione”
Zuccarini parla di “soddisfazione per un risultato che possiamo definire storico, al quale ha contribuito in maniera fondamentale la Regione dell’Umbria. E’ stato un lavoro particolarmente complesso a livello tecnico, burocratico e politico, ma a fare la differenza è stata l’unione di intenti e la capacità di fare squadra, che ha permesso di chiudere il cerchio di una vicenda tanto delicata quanto importante per il nostro territorio e le nostre comunità. Ci stiamo già adoperando per ottenere il finanziamento dell’intero progetto: nel corso di questi anni infatti, i costi sono particolarmente lievitati, determinando la necessità di reperire ulteriori 16,7 milioni di euro, sui 48,5 milioni previsti per l’intervento globale”.
Sblocco di problemi urbanistici
“Su questo abbiamo ricevuto le necessarie rassicurazioni da parte del Consorzio della Bonificazione Umbra, che ha già provveduto a definire l’iter con l’Autorità di Bacino del Tevere. Portiamo così a compimento un altro punto qualificante del nostro programma elettorale, sul fronte della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del fiume Topino, che consentirà anche di sbloccare problematiche legate a materie urbanistiche. Prosegue intanto un impegno costante di monitoraggio nei casi di emergenza meteo, così come la pulizia delle sponde, la rimozione dei detriti e la manutenzione nell’intero territorio folignate, dai corsi d’acqua delle zone montane – Menotre in primis – ai fossi e gli alveoli delle aree di campagna”.