Puletti: "La Lega è l’unica forza politica che ascolta i cacciatori e lavora al fianco delle associazioni per la tutela dell’attività venatoria"
“Al tavolo tecnico ministeriale la Regione Umbria non ha fornito i dati sul prelievo venatorio dell’allodola, condizione che potrebbe comportare per il 2023 il divieto di caccia per questa specie. L’Assessore competente si attivi in tempi celeri per scongiurare questa evenienza”. Il consigliere regionale della Lega Umbria Manuela Puletti annuncia la presentazione di un’interrogazione per far luce sulla questione, che verrà discussa in Assemblea legislativa e che chiama in causa l’assessore Roberto Morroni.
“La Lega – spiega Puletti – è l’unica forza politica che ascolta i cacciatori e lavora al fianco delle associazioni per la tutela dell’attività venatoria, sia come pratica tradizionale che affonda le sue radici nella storia e nella cultura di questi territori, sia come volano economico per un indotto di importanza vitale. La caccia all’allodola in Umbria è particolarmente sentita e praticata dalle doppiette della nostra regione, che rischierebbero ingiustamente di veder messa in discussione la possibilità di dar seguito alla loro passione”.
“Lo scorso febbraio – scrive Puletti nel documento – si è riunito presso il Ministero dell’Agricoltura, il tavolo tecnico per analizzare i dati relativi alla rendicontazione degli abbattimenti della tortora selvatica, della coturnice e dell’allodola, al fine di assolvere le richieste pervenute della Commissione europea, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. Dai dati raccolti, per quel che riguarda nello specifico il prelievo venatorio della specie allodola in Umbria, sarebbe emersa una situazione preoccupante e lacunosa nella rendicontazione degli abbattimenti mediante il ‘sistema dei tesserini’, condizione che si ripete ormai da molti anni, ben prima dell’insediamento di questa Giunta”.
“Relativamente all’allodola – prosegue l’esponente della Lega – la mancanza di informazioni relative all’attività venatoria svolta in Umbria negli anni precedenti, potrebbe comportare per il 2023 il divieto di caccia per questa specie da parte degli organi preposti, che potrebbero non autorizzarne l’inserimento tra quelle cacciabili, nel calendario venatorio regionale 2023/2024 attualmente in fase di discussione. A tal proposito, insieme al collega Mancini che ha sottoscritto la mia interrogazione, chiediamo di conoscere gli intendimenti e le azioni che la Giunta regionale vorrà porre in essere, per scongiurare il paventato divieto di prelievo venatorio della specie allodola”.