Sta per riaprire, secondo i tempi previsti, la strada dopo l’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico della ripa di Pretola.
Un intervento finanziato, per un importo di 2,3 milioni di euro, con risorse della Missione 2 del Pnrr (Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica) Componente 4 (C4 – Tutela del territorio e della risorsa idrica) sub-investimento 2.1b (Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico). I lavori eseguiti hanno interessato il fronte della scarpata, la realizzazione del muro paramassi alla base, il rifacimento del manto stradale previa sostituzione dei sottoservizi.
L’importo contrattuale dei lavori è stato di circa 1,6 milioni di euro, la direzione affidata all’ing. Carlo Olivanti dello studio Legorock di Perugia, progettazione a cura dell’ing. Olivanti e dell’ing. Francesca Pagnetti, coordinatore della sicurezza l’ing Fabio Campagnacci.
I lavori, che rispettano le milestone e di target dettati dall’Unione Europea, stanno per concludersi con circa 3 mesi di anticipo rispetto alle previsioni del PNRR. Nel tardo pomeriggio di venerdì 30 agosto è prevista la riapertura definitiva della strada Pretola-Ponte Valleceppi a doppio senso di marcia.
Al sopralluogo sulla strada, alla vigilia della riapertura, hanno partecipato, insieme ai tecnici,
la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore ai Lavori pubblici e protezione civile Francesco Zuccherini e il suo predecessore Otello Numerini. Perché, al di là delle polemiche estive e post elettorali sulla paternità dei lavori, è evidente che, nel cambio di amministrazione, c’è chi ha programmato e fatto finanziare un intervento e chi si trova a concluderlo e poi a tagliare il nastro. Ai cittadini, per dirla alla Verdone, in fondo interessa una cosa: che finalmente a Pretola “se score!”.