Spoleto

Riorganizzazione Comune Spoleto, chiesta ispezione ministeriale

Chiesa una ispezione ministeriale sulle anomalie nella riorganizzazione del Comune di Spoleto. L’intervento del ministero della Funzione Pubblica sulla macchina comunale spoletina è stato chiesto dai due senatori locali Franco Zaffini (Fratelli d’Italia) e Stefano Lucidi (Lega).

A renderlo noto con una nota sono i due parlamentari, che parlano di costi raddoppiati per l’ente per colpa della riorganizzazione. “Approda in Parlamento – evidenziano Zaffini e Lucidi – la vicenda della riorganizzazione del personale messa in campo dall’amministrazione comunale spoletina che, a regime, aumenterà in modo considerevole il costo del personale dirigenziale, ingessando ulteriormente il Bilancio e vincolando la capacità di spesa per le assunzioni di figure intermedie assolutamente necessarie per garantire i servizi dell’Ente”.

Sotto la lente dell’Ispettorato della Funzione Pubblica dovrebbe finire, secondo i parlamentari spoletini, la procedura utilizzata per il riordino di numeri, ruoli e competenze degli apicali cittadini, in relazione alle varie linee guida impartire dal Ministero e dalle relative Leggi e decreti.


Riorganizzazione Comune di Spoleto, iter al contrario. Interpellanza delle opposizioni


“La riorganizzazione – ricordano – prevede la creazione di 9 dipartimenti, 3 uffici di piano, 2 Dirigenti senza incarico, per una spesa che passerà da 500mila ad un milione di euro, con un nuovo assetto organizzativo dell’Ente (funzionigramma) che è stato approvato successivamente al Piano Triennale del Fabbisogno di Personale, in controtendenza rispetto al fatto che il Piano sopracitato dovrebbe essere definito in coerenza e a valle dell’attività di programmazione, in base a  regole costituzionali di buona amministrazione, perseguendo l’efficienza, efficacia e l’ economicità dell’azione amministrativa, oltre ad essere strumento imprescindibile di un apparato/organizzazione chiamato a garantire, come corollario del generale vincolo di perseguimento dell’interesse pubblico, il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese.

Inoltre la procedura per assumere l’ennesimo Dirigente è iniziata addirittura prima che fosse stato approvato il nuovo funzionigramma,  e prima che fosse stato adottato il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale che ne prevedesse l’assunzione stessa.

È per questi motivi che abbiamo chiesto di verificare la conformità dell’azione amministrativa del Comune di Spoleto ai principi di efficienza, efficacia ed economicità, con particolare riferimento al conferimento degli incarichi e all’osservanza delle disposizioni vigenti in materia di controllo dei costi, rispetto delle procedure ministeriali e delle linee guida del Ministero della Funzione Pubblica”.