Si riorganizza l’ospedale di Perugia con la creazione di 12 posti letto in più per i pazienti affetti da Coronavirus.
In pochi giorni di lavoro si è provveduto a razionalizzare gli spazi esistenti e ad attrezzare quelli aggiuntivi ricavati. Effettuato il trasferimento della struttura di degenza di Medicina interna vascolare Stroke Unit, dapprima al 1 piano del blocco D ed ora situata al 6 piano della prima parte dell’edificio ospedale.
Operazione che consente di dedicare nuovi spazi per pazienti affetti da covid-19, con l’allestimenti di 2 nuovi posti letto.
“Si è trattato di attività complessa sia dal punto di vista tecnico ingegneristico e logistico – spiega una nota dell’Azienda ospedaliera – che ha comportato il trasferimento dell’intero sistema di monitoraggio del paziente e della relativa centrale di controllo a distanza nella postazione medico-infermieristica“.
Sono stati inoltre allestiti 16 posti letto per pazienti affetti da patologie complesse e che necessitano, oltre che de monitoraggio continuo, anche di apparecchi elettromedicali particolarmente sofisticati, come per esempio pompe da infusine e sistemi di nutrizione parenterale.
Il trasferimento è stato reso possibile grazie all’accorpamento delle degenze della struttura di Chirurgia vascolare e Chirurgia toracica, con spazi ora utilizzati dalla struttura di Medicina interna vascolare Stroke Unit.
Sono inoltre in fase di ultimazione i lavori di costituzione di un nuovo reparto di Rianimazione intensiva di 10 posti letto, realizzazione resa possibile dallo spostamento di studi medici posti al secondo piano del blocco D del Silvestrini.
Le attività sono state coordinate dal direttore della Bioingegneria e Ingegneria Clinica Piero Rosi, che si è avvalso della collaborazione del responsabile dei servizi di accoglienza Mario Amico e del personale della Direzione medica ospedaliera coordinati dal direttore sanitario Simona Bianchi.
Il commissario straordinario Antonio Onnis ha seguito le attività dei grandi cambiamenti dei nuovi spazi assistenziali, ringraziando lo staff che ha portato a termine il lavoro in pochissimi giorni.
Una grande prova di efficienza da parte di tutta la struttura dell’Azienda ospedaliera di Perugia. E di senso di responsabilità da parte del persone medico, che in passato era stato criticato per la “corsa” all’accaparramento di spazi più ampi del necessario a seguito del trasferimento da Monteluce.
Ora, di fronte all’emergenza Coronavirus, ognuno sta facendo la sua parte.