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Riordino province, Spoleto 5S propone ” Perugia o Terni ? S5S risponde: Umbria”

di Spoleto 5Stelle

La contrarietà del MoVimento alle province è cosa nota. Il MoVimento ha da sempre sostenuto che le province debbano essere abolite e infatti, coerentemente, non ha mai partecipato con proprie liste alle elezioni provinciali.
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 95 del 6 luglio 2012 – Disposizioni urgenti revisione spesa pubblica – si presenta la concreta ipotesi dell’abolizione della provincia di Terni. Per mantenere in piedi questa inutile sovrastruttura amministrativa, e le relative poltrone, i partiti sono già da tempo impegnati a tessere accordi e fare proposte per riuscire a fornire alla provincia di Terni i requisiti minimi per sopravvivere.
Spoleto è uno dei comuni candidati al cambio di provincia al fine di far raggiungere alla provincia di Terni il numero di abitanti minimo per rientrare nei requisiti stabiliti dal D.L. 95/2012. Se andiamo, però, a ben guardare, Spoleto non basta. Occorrerebbe, infatti, che anche Foligno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Campello e Trevi (abitante più, abitante meno) passassero sotto le competenze di Terni .
Questa ipotesi suscita nel cittadino (al di là di inutili campanilismi) solo tanta ilarità.

Inoltre, tali accordi e proposte di cambio di Provincia, sono del tutto inutili: come riporta questo articolo (clicca qui) è inutile la “compravendita” di comuni visto che, ai fini del riordino, vale la “fotografia” individuata dal Consiglio dei ministri del 20 luglio scorso. Per non citare poi che i comuni della Valnerina dicono NO alla Provincia di Terni. Non sono questi i problemi e non sono queste le soluzioni che chiedono oggi i cittadini, secondo noi.

Se poi andiamo a guardare le competenze che rimarrebbero alle provincie, e se andiamo a vedere come queste competenze sono state fino ad oggi gestite dalle provincie, allora all’ilarità subentra la rabbia.
Volgiamo parlare di strade provinciali? Chiunque si faccia una banale gita domenicale lungo le vie secondarie del nostro territorio potrà “apprezzare” il pessimo stato in cui vengono mantenute (giusto per fare un piccolo esempio, la SP 465 – La Spina.)
Vigliamo parlare del trasporti? Vogliamo parlare di edilizia scolastica? Per carità di patria è meglio soprassedere.
La soppressione della provincia di Terni darebbe luogo ad una particolarità: il territorio della provincia di Perugia coinciderebbe con il territorio della Regione Umbria.
Allora ci chiediamo: per quale motivo dobbiamo sostenere gli oneri diretti e indiretti di un Consiglio provinciale e di un Presidente di provincia quando, invece, si potrebbero far confluire le competenze della provincia all’interno di semplici dipartimenti della Regione Umbria?