Categorie: Foligno Politica

Riordino delle Province, Impegno Civile preme per un referendum

Si continua a discutere del “riordino delle province” ma si dimentica che il dato normativo è chiaro e non lascia spazio ad interpretazioni estensive: i requisiti minimi, di dimensione territoriale e demografica, indicati nella legge non possono essere acquisiti attraverso “la compravendita” di comuni, da parte delle province, per salvarsi dalla cancellazione prevista dalla spending review. Insomma non si possono modificare le circoscrizioni provinciali esistenti alla data del 20 luglio 2012

Del tutto strumentale e forse persino “contra legem” è poi cercare di realizzare il riequilibrio territoriale attraverso la strada del riordino, dettata dall'art. 17 della legge 135/2012, attivando la procedura prevista dall'art. 133 della costituzione.
Ma indipendentemente dal “pasticcio giuridico”, attraverso il quale i vertici regionali con la collaborazione dei Sindaci sembrano voler a tutti i costi difendere le poltrone, seppur svuotate di funzioni, è indubbio che una decisione che ipotizzi il trasferimento di un territorio da una circoscrizione provinciale ad un altra, non può prescindere da una consultazione popolare
Pienamente d'accordo, quindi, con le dichiarazioni dell' IDV, tanto che dal 30 agosto Impegno Civile ha presentato una mozione per deliberare, nell’ipotesi in cui il CAL continui ad ipotizzare che il territorio folignate ricada nella “nuova” provincia di Terni, la indizione del referendum consultivo; la maggioranza di centro sinistra ha ritenuto l'argomento non urgente, con buona pace della partecipazione che finge di voler propugnare.
Nessuno, comunque, pensi di decidere sul futuro di Foligno senza sentire i Folignati.