L’ordine del giorno presentato dal consigliere Armando Fronduti (PdL) “Riordino del Sistema sanitario regionale“ nella commissione “Sanità, sociale e cultura”, ha trovato ampi consensi al temine della discussione. Fronduti ha proposto un’audizione con l’Assessore alla Sanità Dr. Franco Tomassoni invitando anche il Sindaco Vladimiro Boccali. Il Presidente Cardone ha aderito ed è stata fissata la data di lunedì 23 luglio. “Molti –ha detto Fronduti – hanno già discusso l’argomento e ritengo opportuno che anche il Consiglio Regionale affronti il problema. Le articolate proposte preadottate dalla giunta Regionale, anche in riferimento alla possibile riduzione delle risorse per 140 milioni di Euro (negli ultimi giorni ne sono stati aggiunti altri 20 dal Governo) nel triennio 2012/2014, andranno a modificare radicalmente e strutturalmente una materia che tocca la quotidianità dei cittadini”. L’approvazione in Consiglio Regionale avverrà entro il mese di settembre. “In un momento di tagli e sacrifici da parte dei cittadini (vedi IMU, addizionale IRPEF, TIA ecc) occorre migliorare e , comunque, garantire il sistema di welfare, inteso, ha detto Fronduti, come promozione sia della salute che della coesione sociale, con al centro di tutto le persone ed i pazienti.
L’investimento più redditizio è senza dubbio la salute delle persone e degli umbri, che va perseguito tenendo conto come sia necessario rafforzare le azioni volte all’efficienza e alla sostenibilità del sistema sanitario. In tempi di tagli crescenti e assolutamente ingiustificati da parte del governo Monti, un’attenzione particolare va posta verso la coesione sociale, al sostegno alle famiglie, alle politiche per i non autosufficienti, a quelle in favore dei giovani.
La salute delle persone rappresenta un bene primario ed è un punto di forza da sempre del sistema Umbria, Regione che, insieme con la Lombardia e le Marche , è in equilibrio senza risorse aggiuntive del bilancio regionale. Occorre cancellare l’AUS e razionalizzare l’approvvigionamento dei beni e dei servizi”.
Particolare attenzione nella cardiologia interventistica: in Italia le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e il loro impatto in termini di mortalità, morbosità e sui ricoveri ospedalieri si mantiene elevato, rimanendo il primo problema della sanità pubblica.
“Occorre utilizzare il ruolo dell’Ospedale di Perugia, con oltre 3500 interventi di angioplastica in emodinamica, quale centro di coordinamento e di eccellenza dell’intera Regione”.