Todi

Rinviato il consiglio comunale straordinario sull’ospedale di Pantalla

Rinviato ad una data ancora da decidere il Consiglio comunale straordinario di Marsciano dedicato all’ospedale della Media Valle del Tevere. Inizialmente previsto per domani (21 maggio) è stato rimandato dopo il lutto che ha colpito il sindaco di Todi Antonino Ruggiano.

La nuova data sarà comunicata non appena possibile.

Chiarezza sul futuro dell’ospedale

L’organizzazione di questo Consiglio prevede anche la partecipazione di tutti i sindaci della Media Valle del Tevere e degli amministratori regionali. L’obiettivo è quello di avere tutte le informazioni su quello che sarà, da qui in avanti, il ruolo che la Regione Umbria, competente in materia, sta progettando per l’ospedale di Pantalla. Ovviamente una volta usciti dalla fase più acuta dell’emergenza Covid-19, progetto sul quale gli Amministratori locali della Media Valle del Tevere intendono continuare a collaborare fattivamente.

Come far pervenire le proprie domande

Il Consiglio sarà realizzato in videoconferenza e trasmesso in streaming sul canale YouTube del Comune di Marsciano. Singoli cittadini e associazioni, pur non potendo essere presenti in videoconferenza (per le ovvie quanto già illustrate ragioni tecniche), possono far pervenire al Comune domande sull’ospedale, che poi, attraverso il sindaco, saranno rappresentate alle istituzioni regionali in sede di videoconferenza. Sono già arrivate alcune domande.

Il termine per presentarle, all’indirizzo segreteriaconsiglio@comune.marsciano.pg.it, è stato prorogato fino alle ore 12.00 di sabato 23 maggio proprio nell’ottica di garantire migliore partecipazione e contributo da parte della popolazione. 

L’intervento del sindaco Francesca Mele

Sono proprio le modalità organizzative di questo appuntamento – osserva il sindaco Mele – ad essere oggetto di tante attenzioni da parte delle forze di minoranza di Marsciano, con un atteggiamento di palese ostilità che è del tutto strumentale. Sono stati sollevati plurimi rilievi formali sullo svolgimento di questo appuntamento istituzionale che non tengono conto né dei fatti, né delle spiegazioni che l’amministrazione ha già dato. Polemiche che – spiace notarlo – sono sorte prima ancora che l’Amministrazione comunale desse comunicazione puntuale dei termini partecipativi e dei soggetti partecipanti: un vero e proprio “processo alle intenzioni” che ha caratterizzato con una sorta di “teatrino” le plurime uscite su stampa e social da parte delle minoranze. 

Checché ne dicano gli esponenti politici locali (e non) le regole e la democrazia sono rispettate, tenuto conto delle modalità straordinarie in cui l’emergenza sanitaria ci costringe a operare.  Ed abbiamo, infatti, già spiegato perché è necessario che cittadini e associazioni facciano pervenire domande anziché partecipare “in massa” alla piattaforma digitale su cui si svolgerà l’adunanza; ed è stato già chiarito il motivo per cui si chiede, anche ai consiglieri, di far arrivare in anticipo i quesiti rispetto all’effettivo svolgimento del Consiglio.

Peccato, dunque. Peccato non capire che questo non è più il tempo di chiamare la Regione ad ascoltare ore e ore di interventi sulle istanze del nostro territorio – che già i sindaci hanno provveduto in tante occasioni a rappresentare – ma è il momento che la Regione ci illustri, magari proprio rispondendo alle nostre domande, quale sarà il futuro dell’ospedale di Pantalla, da qui a tre mesi, da qui a un anno e perché. E poi tutti potremo trarne le opportune conclusioni. Lo faranno i sindaci, lo faranno le forze di maggioranza e di minoranza, lo faranno i cittadini. E faremo quello c’è da fare, senza tentennamenti o il perseguimento di chissà quali equilibri partitici che, guarda caso, vengono spesso chiamati in causa quando si è, evidentemente, a corto di argomenti.

Una cosa deve essere chiara, non costruiremo il futuro di questo ospedale evocando non si sa quali manovre intestine (palesemente smentite anche dalla stessa compattezza di intenti palesata da 8 sindaci pur di impostazione ideologica diversa) o cavillando, senza alcun fondamento giuridico, su questioni di forma. Continueremo a muoverci convintamente uniti, nonostante il gravissimo e inaccettabile atteggiamento divisivo che proprio le forze politiche locali di minoranza stanno mettendo in atto in questi giorni, per mero furore di protagonismo autoreferenziale, addirittura (in un caso) chiedendo ai sindaci del comprensorio di prendere le distanze da questa iniziativa, peraltro invece condivisa sin dall’inizio.

È del tutto incomprensibile – ma anche incredibile – questo atteggiamento di accusa come se questo consiglio fosse stato organizzato per costruire una passerella politica (ricordiamo che solo qualche mese fa ne venne organizzato uno analogo presso l’ospedale di Pantalla, ma dato che la Regione aveva ancora un colore diverso dall’attuale, nessuno gridò allo scandalo) o addirittura limitare la partecipazione di cittadini.  No, non è ovviamente questo, ma solo l’occasione di delineare un quadro chiaro ed esaustivo del futuro del nosocomio e del suo ruolo nella rete sanitaria umbra. Un ruolo forte, che sia realmente utile a questa comunità e all’Umbria. Per ottenere questo risultato serve la responsabilità e la collaborazione di tutti. Che auspichiamo ci sia, pur all’interno di un confronto, anche aspro (ma non strumentale come è stato invece in questi giorni), e sempre finalizzato al bene comune. Questa amministrazione continuerà, dunque, a lavorare, insieme alle altre, per il raggiungimento dell’obiettivo comune di offrire ai cittadini della Media Valle del Tevere servizi sanitari migliori e un ospedale potenziato”.