Rimpasto di giunta “indigesto” – quello ufficializzato ieri dal sindaco di Gubbio Filippo Stirati – per Tonino Fagiani (LeD), che ha annunciato in queste ore le sue dimissioni da consigliere comunale.
“Nel 2019 con entusiasmo – ha detto – con entusiasmo ho aderito al progetto politico per la guida della città. In questo anno e mezzo, pur con difficoltà, sono stati conseguiti risultati positivi. Nell’ultimo periodo però sono venuti a mancare una conduzione politica condivisa e soprattutto un clima di fiducia reciproca, rendendosi per me impossibile continuare l’esperienza di consigliere“.
“Non è di mio interesse, e credo neppure per la città, – ha aggiunto Fagiani – sopravvivere tra personalismi, trasformismi e veti incrociati, che rischiano di paralizzare la vita amministrativa di Gubbio. Da ultimo non ho condiviso per nulla le logiche e le scelte che hanno portato alla rimodulazione della giunta. Restano immutate la stima e la fiducia nel gruppo consiliare dei LeD”.
Lo scranno lasciato vacante da Tonino Fagiani dovrebbe essere occupato da Matteo Ragni Calzuola, primo dei non eletti tra i LeD dopo Mirko Pompei (quest’ultimo appena entrato in Consiglio per effetto del rimpasto).