Rimpallo tra 3 ospedali per una frattura. Bori: "Situazione preoccupante" - Tuttoggi.info

Rimpallo tra 3 ospedali per una frattura. Bori: “Situazione preoccupante”

Redazione

Rimpallo tra 3 ospedali per una frattura. Bori: “Situazione preoccupante”

Mar, 17/10/2023 - 09:34

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Per il consigliere dem, "i codici rossi vengono trasferiti al Santa Maria della Misericordia di Perugia e gli altri codici nelle altre strutture distanti anche 100 km"

Il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd-vice presidente Commissione Sanità) fa sapere di aver depositato un’interrogazione alla Giunta “per conoscere quali siano le reali intenzioni in merito al futuro dell’Ospedale di Pantalla, ovvero, se c’è la concreta volontà di dare attuazione alla Deliberazione n. 216 del 26 gennaio 2022, in cui si parlava di una sua valorizzazione o, al contrario, si punta al suo depotenziamento fino ad arrivare alla sua definitiva chiusura, così come sembra alla luce dell’attuale situazione e delle recenti scelte politiche”.

“Al di là delle rassicurazioni giunte a più riprese dal Governo regionale – sottolinea il Consigliere Dem – la situazione dell’Ospedale di Pantalla è assai preoccupante. La struttura, infatti, troppo spesso non è nelle condizioni di assicurare la corretta presa in carico dei pazienti. Negli ultimi giorni, ad esempio, un paziente si è trovato nella necessità di rivolgersi al pronto soccorso per un trauma al ginocchio: dopo essere stato inviato a Perugia per una consulenza ortopedica legata ad una frattura scomposta della rotula, è stata rimandato a Pantalla perché l’Ospedale del capoluogo non aveva posti disponibili. Trascorsa l’intera notte in pronto soccorso, il povero paziente è stato trasferito a Città di Castello”.

“Ciò è accaduto – osserva Bori – perché ormai da tempo la struttura di Pantalla è chiamata ad inviare sistematicamente i codici rossi presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, mentre tutti gli altri codici (che rappresentano il 90 per cento sul totale degli accessi), in caso di necessità di ricovero, vengono trasferiti in altri presidi ospedalieri umbri anche a distanza di oltre cento chilometri”. “Inoltre – prosegue -, anche rispetto alla chirurgia le disposizioni che risultano in essere sono tutt’altro che rassicuranti. Sembra, infatti, che si stia ampliando e rafforzando il legame di collaborazione con l’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino. Di fatto il sito di Branca, come struttura di riferimento di I° livello, sta effettuando interventi chirurgici su pazienti pre-ospedalizzati a Pantalla, arrivando ad offrire anche la degenza postoperatoria. È del tutto evidente che, così facendo, questa situazione rappresenta l’anticamera della chiusura del reparto di chirurgia di Pantalla. Occorre ricordare altresì che, a seguito dell’avvenuto svuotamento delle funzioni proprie, deciso in periodo Covid, il presidio di Pantalla non ha mai recuperato la sua piena attività: la stessa Giunta regionale ha scelto di non riaprire i servizi di Punto Nascita, Ostetricia e Pediatria. Non è presente un servizio cardiologico H24, che si renderebbe invece necessario”.

“Ad oggi – aggiunge l’esponente Dem – la possibilità di una riattivazione programmata dei servizi entro il 2023, annunciata fino al 90 per cento, non appare una prospettiva realistica. Basti pensare che si stanno effettuando solo il 50 per cento degli interventi chirurgici rispetto a quelli realizzati in epoca pre-Covid e si tratta per lo più di interventi programmati”. “L’ospedale di Pantalla – spiega Bori -, sia per motivi logistici che per le condizioni strutturali, dato che risulta essere una delle realizzazioni più recenti a livello regionale, è stato inaugurato infatti nel 2011, rappresenta un tassello essenziale per la sanità umbra e non soltanto per il territorio della Media Valle Tevere. Come Partito Democratico – conclude – continueremo ad incalzare la Giunta regionale affinché torni ad investire su questa struttura dando ascolto anche alle richieste che giungono dai Comitati nati a difesa dell’Ospedale e a tutela dei servizi territoriali della Media Valle del Tevere”.

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