Ripartono demolizioni e rimozione delle macerie a San Pellegrino di Norcia, mentre nelle ultime settimane sono state avviate le operazioni di demolizione anche a Castelluccio. La notizia, attesa fortemente dagli abitanti della frazione completamente distrutta dal terremoto del 24 agosto e a cui quello del 30 ottobre ha dato il colpo di grazia, arriva dal Comune di Norcia, che ha pubblicato all’albo pretorio un’ordinanza che dispone nuovi interventi da qui ai prossimi giorni.
San Pellegrino, infatti, è stata la prima frazione dove sono iniziate le demolizioni in massa delle abitazioni. Una frazione destinata ad essere ricostruita ex novo, visti gli ingenti danni causati dal sisma, che non ha lasciato intatto nemmeno un edificio. L’ordinanza, datata 28 luglio, cerca di sbloccare una situazione di empasse venutasi a verificare nelle ultime settimane, dopo che i lavori di demolizione delle case erano partiti a pieno ritmo per poi fermarsi improvvisamente. A causare problemi sarebbero mancate liberatorie firmate, proprietari irreperibili o addirittura difficili da identificare, che bloccano sia le demolizioni che la rimozione delle macerie.
Nell’ordinanza a firma del sindaco Nicola Alemanno si evidenzia “la necessità e l’urgenza di provvedere all’immediata riapertura della Viabilità all’interno della fraz. di San Pellegrino del Comune di Norcia e alla creazione di passaggi in sicurezza per il transito dei mezzi adibiti alla raccolta e trasporto delle macerie, attualmente impedita dalle stesse”. Necessità e urgenza dovute anche al fatto che tra le macerie possono esserci materiali deperibili e frammenti di eternit contenenti amianto, con rischio quindi per la salute pubblica. L’atto rileva poi che “per poter procedere alla messa in sicurezza della viabilità e dalla rimozione delle macerie attualmente depositate sul suolo derivanti o da singoli crolli di edifici o da più edifici, in conseguenza degli eventi sismici del 24 agosto e del 26 e del 30 ottobre 2016, è necessario ed urgente effettuare la demolizione dei fabbricati che risultano in condizioni di precaria stabilità o danneggiati irreparabilmente, che potrebbero crollare durante il passaggio dei mezzi o durante l’attività di rimozione delle macerie, non garantendo quindi l’incolumità degli operatori oltre alla salvaguardia della pubblica incolumità.
Alla base dell’ordinanza c’è anche un sopralluogo effettuato un mese e mezzo fa dai rappresentanti di vari enti – Regione Umbria, vigili del fuoco, Arpa, Usl 2, Comune di Norcia, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e Vus (affidataria del servizio di rimozione delle macerie) – da cui “è emerso che per la messa in sicurezza del tracciato viario di Via di Montesanto è necessario demolire alcuni fabbricati che insistono direttamente sulla strada pubblica e costituiscono una grave minaccia di crollo, e che qualsiasi altro indugio potrebbe far aggravare ulteriormente tale minaccia, aumentando il serio e concreto pericolo per l’incolumità pubblica e degli stessi operatori”.
La data prevista per l’inizio delle demolizioni (e contestuale rimozione delle macerie) è il 14 agosto, a partire dalle ore 9. Saranno interessate le abitazioni comprese nel tratto stradale di Via di Montesanto e relativi slarghi ed individuati al N.C.E.U. Comune di Norcia foglio nr. 169 particelle 711, 728, 730, 731, 736. A demolire gli edifici compromessi dal terremoto saranno i vigili del fuoco, mentre la rimozione delle macerie è affidata alla Valle umbra servizi.