Sulla rimodulazione delle tasse dei commercianti è sfida aperta anche tra i consiglieri di maggioranza e la Giunta De Augustinis.
Mercoledì mattina si è riunita infatti la Commissione Normativa che 20 giorni fa aveva inviato la propria proposta alla Giunta.
Un gesto di cortesia visto che questa Commissione ha potere di emendare il Regolamento tributi previa approvazione del Consiglio comunale.
Il nodo principale era nell’applicare ai crediti “esigibili del Comune il regolamento dell’Agenzia delle entrate accordando alle imprese una rateizzazione delle cartelle esattoriali a 120 rate oltre alle altre agevolazioni già contenute nel medesimo regolamento dell’Agenzia”.
Una boccata di ossigeno specialmente per professionisti, commercianti e artigiani alle prese con le difficoltà finanziarie innescate dall’emergenza del Covid.
Una proposta che, partita dal gruppo di Fratelli d’Italia, era stata condivisa da tutto il Consiglio comunale che aveva quindi attivato la Commissione normativa, retta da Riccardo Fedeli (Lega), che a sua volta l’aveva recepita favorevolmente.
A sostituirlo stamani, fuori città per le ferie, è stato il collega di partito Giampaolo Fagotto Fiorentini con la riunione che è stata così presieduta dall’altro leghista David Militoni.
La Normativa ha così potuto esaminare la replica della Giunta che, con comunicazione del 23 luglio 2020, che Tuttoggi può anticipare (LEGGI QUI IL PDF), ha clamorosamente bocciato tutti e 7 gli emendamenti, seppur presentando una controproposta molto articolata.
Che di fatto non è stata accolta né dai consiglieri di maggioranza (presente anche il presidente del consiglio comunale Sandro Cretoni, sempre più impegnato nelle vesti di pompiere per smorzare gli animi anche dei colleghi di partito, e la consigliera Paola Santirosi che sostituiva il capogruppo Fd’I Stefano Polinori), e di opposizione (il dem Stefano Lisci, Ilaria Frascarelli e Gianmarco Profili di Alleanza civica).
In buona sostanza la governance ha posto sul piatto della bilancia una rimodulazione che va dagli 8 mesi previsti per importi tra 200 e 500€ fino a un massimo di 60 mesi per importi superiori ai 50.000€ (in particolare fino a 3mila € 12 mesi, fino a 6mila 24 mesi, fino a 20mila 36 mesi e fino a 50mila 48 mesi).
Previsto, sotto la voce “piani straordinari per dilazione e rateizzazioni connesse al covid19” una rateizzazione “per importi superiori a 50mila euro anche prima della riscossione coattiva, ove il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, può essere aumentata fino a 120 rate mensili”.
Ad illustrare il documento c’era il dirigente finanziario Antonini (assente l’assessore Zucchelli) che ha trovato compatti i membri nel respingere la proposta.
A dir poco inquieta la Santirosi il cui gruppo consiliare di Fd’I, su questa partita, si gioca la faccia avendo mandato un segnale più che chiaro alla Giunta: se non verrà approvata la proposta, si vedranno le conseguenze.
Lisci (Pd) da parte sua ha stigmatizzato l’assenza di una Relazione tecnica, anche se è evidente che l’assessorato deve aver fatto i conti con le proprie casse, per rifiutare una proposta su cui la maggioranza non intende sentir ragioni.
Contrari anche i leghisti, ad eccezione di Cretoni che continua, con non poche difficoltà e successo, in una opera di moral suasion.
Dura la posizione della consigliera Ilaria Frascarelli che ha definito il “documento sterile, una ulteriore presa in giro sia per l’assenza dell’assessore e di una relazione tecnica, sia perché è ormai evidente che la Giunta sta perdendo tempo per non affrontare un problema che riguarda tutti”.
“Anche la Commissione Normativa di oggi si è conclusa con un nulla di fatto” scrivono i consiglieri di Pd e Ora Spoleto “avevamo chiesto ‘velocità’ per una decisione che va presa al più presto perché riguarda uno dei settori più colpiti dalla crisi post Covid nella nostra città e che ha bisogno di una risposta, subito“.
La Giunta continua a non tenere conto delle proposte fatte dalla Commissione Normativa che andavano nella direzione delle richieste fatte dalle Associazioni dei commercianti, come per esempio la riduzione della TARI per i mesi del lockdown, il posticipo del pagamento dell’Imu e la rimodulazione delle tasse.
L’Assessore al Bilancio continua a non essere presente e la Giunta presenta alla Commissione un documento con proposte in cui ancora manca il parere tecnico.
Proposte che, così come sono state presentate, non hanno incontrato parere favorevole neanche degli stessi consiglieri di maggioranza all’interno della Commissione.
La decisione presa al termine della Commissione, da maggioranza e opposizione, è quella di portare direttamente nel prossimo Consiglio comunale l’emendamento condiviso nella scorsa riunione.
Se lamentiamo spesso una scarsa condivisione e confronto tra la Giunta che amministra la nostra città e il Consiglio comunale dobbiamo oggi sottolineare che la condivisione delle scelte manca anche tra giunta e consiglieri di maggioranza.
È lecito chiedersi da chi è sostenuta, ad oggi, questa Giunta ma è ancor più lecito sottolineare che non c’è tempo se non quello da utilizzare per prendere decisioni chiare e fare scelte che vadano verso la città.
Questa amministrazione ci dica quanto tempo ancora dobbiamo aspettare per vedere, come stanno facendo tanti comuni vicino a noi, una mano tesa verso chi non riesce ad arrivare alla fine del mese” concludono i consiglieri di opposizione.
Così la Commissione ha approvato di inviare nuovamente la propria proposta, previo parere degli uffici, direttamente al Consiglio comunale in virtù dei poteri che lo Statuto gli riconosce.
Un braccio di ferro destinato quindi a continuare.
Commercianti, associazioni di categoria e cittadini possono ancora attendere.
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