Sulla rimodulazione delle tasse ai commercianti il Comune dice “No” alla proposta della Commissione Normativa che aveva approvato il documento all’unanimità. E i partiti di maggioranza (Fd’I, F.I. e Lega) disertano la Conferenza dei capigruppo che era in programma per lunedì mattina. Comincia così infuocata la nuova settimana, con l’ennesimo braccio di ferro tra coalizione e governance.
Non è chiaro se la Giunta, che a quanto pare ritiene non sopportabile sotto il profilo finanziario la richiesta della Commissione, presenterà un piano “B”, certo è che la tensione sale tra i sostenitori di De Augustinis.
Domani, mercoledì, è in programma una riunione della Normativa e solo allora si capirà se e quali azioni intraprenderanno i due “contendenti”.
Rimodulazione tasse commercianti, ok della Commissione
Sulla diserzione della Capigruppo intervengono duramente i consiglieri del partito democratico e di Ora Spoleto. “Abbiamo assistito all’ennesima mancanza di rispetto delle Istituzioni e dei luoghi dove dovrebbero essere rappresentate, con i capigruppo dei tre partiti di maggioranza assenti e neanche sostituiti” scrivono i dem Carla Erbaioli, Camilla Laureti, Stefano Lisci Marco Trippetti e Luigina Renzi (O.S.).
“Ci è stato consegnato un documento dove la Giunta non ha accettato le proposte della Commissione Normativa sulla rimodulazione delle tasse che avevamo chiesto noi e che era al centro di una mozione presentata da Fratelli d’Italia e votata dal Consiglio comunale.
Una rimodulazione delle tasse importante soprattutto per gli esercizi commerciali che stanno pagando le dure conseguenze della crisi post Covid 19 e che verrà ora discussa nella Commissione Normativa di mercoledì.
Una assenza, quella dei responsabili di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che non ci sembra dettata dall’inizio delle vacanze. Forse si tratta di un’assenza premeditata dato che la Giunta non ha recepito praticamente nulla della mozione presentata e ha preso un’altra decisione?
Speriamo di avere presto una risposta perché altrimenti luoghi dove la partecipazione è essenziale diventano luoghi inutili se non per perdere un po’ di tempo prezioso. Prezioso perché alcune decisioni vanno prese in fretta per evitare conseguenze nefaste per la città e per i cittadini”.
Intanto martedì mattina si è riunita la IV Commissione presieduta da Marina Morelli (FI) che ha invitato ai lavori il Commissario della Asl2, Massimo De Fino, per affrontare le tante problematiche che affliggono l’ospedale di Spoleto.
Ai lavori – oltre ai consiglieri Massimo Mancini, Paola Santirosi, Carla Erbaioli, Marco Trippetti, David Militoni e Roberto Settimi – hanno preso parte anche i rappresentanti del City Forum e Avis Sergio Grifoni, del Tribunale dei diritti del malato (la presidente Bianca De Angelis e il dottor Ercolani) e della Caritas Diocesana, l’avvocato Giorgio Pallucco.
A fare un po’ il punto della situazione per tutti, chiamato per primo ad intervenire, è stato il dottor Marco Trippetti (Pd) che, dopo aver ringraziato De Fino per la gestione dell’emergenza Covid, ha ripercorso le maggiori criticità: dai servizi diagnostici che a migliaia si sono accumulati in questi mesi, alle liste di attesa, il servizio di cardiologia e medicina in affanno per la carenza di personale, idem per la chirurgia dove sono in servizio appena 6 medici che devono coprire le 24 ore, la preoccupazione per la oncoematologia che potrebbe perdere un medico chiamato dalla Regione Umbria e i problemi che affliggono il reparto di pediatria e il Punto nascite. Trippetti ha così fatto capire che l’ospedale di Spoleto richiede, più che l’audizione di un tecnico qual è il Commissario, la “presenza dell’assessore regionale Luca Coletto, l’unico titolato a dirci quale visione ha la Regione della nostra struttura ospedaliera”.
Tra gli interventi più incisivi quello di Luigina Renzi (Ora Spoleto) che, ricordando l’età media elevata della cittadinanza spoletina, ha chiesto di rinforzare tutti i servizi territoriali. “Di parole in questi anni ne abbiamo sentite tante” ha detto la capogruppo “non è più il caso di giocare con la salute e le aspettative dei cittadini” ha concluso la Renzi.
Anche il collega David Militoni (Lega) ha acceso il faro sulla mancata integrazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto, con il primo che “ha sempre fagocitato il secondo” e quindi dell’urgenza di riequilibrare i servizi sulla base anche delle eccellenze che il nosocomio spoletino vanta da sempre a cominciare dalla chirurgia robotica.
La Presidente del Tdm ha puntato l’indice sulla necessità dell’acquisto almeno di un nuovo acceleratore lineare attese le tante richieste da parte dei cittadini. La De Angelis ha preso invece atto con soddisfazione della nuova tensostruttura che evita ai visitatori del nosocomio di fare lunghe file sotto il sole o la pioggia.
Pallucco ha auspicato di lavorare “tutti insieme per individuare rimedi concreti capaci di poter offrire una buona sanità a questo comprensorio”.
Nonostante il lungo intervento di replica, De Fino, che si è commosso nel ricordare i giorni bui dell’emergenza Covid, non ha fornito risposte concrete sul futuro del nosocomio.
Nominato a gennaio di quest’anno con mandato a termine (giugno) prorogato fino al prossimo dicembre, è evidente che il Commissario ha ben poche possibilità di costruire una mission per il futuro dell’ospedale di Spoleto.
Per sapere quindi le intenzioni della Regione non resta che attendere il nuovo Piano sanitario regionale o, perché no, chiamare in audizione l’assessore Coletto.
Tasse, i commercianti possono attendere
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