Dopo oltre 7 anni i carabinieri di Assisi potrebbero aver scoperto il presunto autore di un furto in abitazione, avvenuto a Bastia Umbra nel novembre 2013.
I militari allora, subito dopo il colpo, nel corso del sopralluogo, riuscirono ad individuare alcune tracce di sangue lasciate da uno dei ladri che, probabilmente, si era ferito nel trafugare “in fretta” (e al buio) il bottino.
Le tracce ematiche furono poi inviate al Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma (RACIS), al fine di estrapolare il profilo genetico del malvivente. Nonostante numerose comparazioni, però, quel Dna non coincise con alcun sospetto.
Solo alla fine del 2020 si è riusciti a dare delle generalità a quel profilo e, di conseguenza, al presunto autore del reato: si tratterebbe di un 32enne di nazionalità albanese, irregolare in Italia e già noto alle forze dell’ordine, arrestato nel nord Italia lo scorso dicembre.
I rilievi dattiloscopici e biologici per l’estrapolazione delle impronte papillari e del profilo genetico dell’uomo, effettuati al momento del suo arresto e poi comparati dal RACIS di Roma, avrebbero infatti dato un riscontro positivo con il reperto estratto a Bastia Umbra 7 anni prima. Tutta l’attività tecnico-investigativa è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria inquirente.