Cronaca

Rimane impigliato e parte colpo dal suo fucile, muore cacciatore

Un’assurda fatalità ha causato la morte di un cacciatore nella giornata di ieri. La tragedia è avvenuta nella zona di Massa Martana: un uomo, il 63enne Eriberto Pagliari, ternano d’origine ma residente da tanti anni nella Media Valle del Tevere, è morto colpito da un colpo esploso accidentalmente dal suo fucile.

Il 63enne, dipendente di una ditta della zona, ieri mattina era andato a caccia, in occasione della seconda giornata di preapertura in Umbria. Secondo la prima ricostruzione dei fatti (sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Todi, coordinati dal pm di Spoleto Michela Petrini), per recuperare un uccello ucciso il cacciatore sarebbe rimasto impigliato in del filo spinato di un vecchio vigneto. Per cercare di liberarsi avrebbe fatto qualche particolare movimento, facendo partire un colpo dal fucile ancora carico che lo ha raggiunto ad un’ascella. Un colpo fatale che lo ha portato al decesso.

A dare l’allarme è stata la moglie, non vedendolo rientrare all’ora di pranzo. Preoccupata, ha allertato alcuni amici del 63enne, che nel primissimo pomeriggio lo hanno ritrovato, allertando il 118. Per Eriberto Pagliari, però, non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti il pm ed il medico legale, per l’ispezione cadaverica esterna. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia, ma la dinamica dei fatti sembra chiara. Non ci sarebbero dubbi, insomma, sul fatto che si sia trattato di un tragico incidente.