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Rilevare le imprese in forma cooperativa, un milione di euro a disposizione

Un milione di euro e la consulenza specializzata per rigenerare imprese, persone e comunità in forma cooperativa. E’ l’offerta, cospicua nell’importo e qualificata nel supporto, che Confcooperative, attraverso il proprio Fondo di Promozione e Sviluppo cooperative (Fondosviluppo), ha messo nei giorni scorsi a disposizione per lanciare una “call”, finalizzata ad assistere e sostenere le cooperative costituite da lavoratori di aziende in crisi nella fase di start up del progetto.

Il sostegno alle imprese rigenerate dai lavoratori rappresenta l’impegno concreto di Confcooperative rivolto all’occupazione, alla valorizzazione e preservazione delle conoscenze, del know how e dell’avviamento, in sostanza del patrimonio economico, sociale e culturale dei territori interessati dai progetti di rilancio”, spiega il presidente di Confcooperative Umbria, Andrea Fora.

I cosiddetti ‘workers buyout’ – sottolinea Fora – sono uno strumento importante perché permettono di salvare occupazione e reddito rendendo protagonisti gli stessi lavoratori dipendenti e rappresentando il segno tangibile di quello che la cooperazione permette di realizzare in risposta a situazioni di crisi aziendale”.

Proprio in questi ultimi mesi sono stati due in Umbria i “workers buy out” che hanno ridato speranza e consentito di riavviare l’attività a due aziende molto note che sembravano non avere un futuro. Tenendo sempre il dipendente, e più in generale l’uomo, al centro di un modello che, come sottolinea il segretario regionale di Confcooperative, Lorenzo Mariani, “in concreto rafforza anche il legame tra i dipendenti che rischiano di perdere il lavoro, protaonisti nel condividere le sorti dell’impresa e dare vita ad un progetto imprenditoriale rinnovato e partecipato. Nei ‘workers buyout’ spesso sono decine i posti di lavoro salvati e rigenerati in forma cooperativa con il rilancio di marchi storici dell’industria e dell’artigianato”.

Quattro sono le tipologie di intervento previste ed eventualmente cumulabili: intervento finanziario sotto forma di apporto al capitale sociale a titolo di socio sovventore/finanziatore, di mutuo a tasso agevolato e garantito da Cooperfidi Italia o di strumenti finanziari partecipativi; servizi di accompagnamento allo start up tramite il rimborso delle consulenze erogate nei primi tre anni dalle strutture di Confcooperative; formazione e tutoraggio; agevolazioni tramite l’accesso alle convenzioni ed agli accordi quadro tra Fondosviluppo e le altre società di sistema (BCC Umbria, BCC Spello e Bettona, Banca Etica, Cooperfidi Italia e Assimoco).

L’intervento di Fondosviluppo può essere integrato anche dalle misure di C.F.I., l’Ente del movimento cooperativo che supporta iniziative di start up in forma cooperative, e la finanziaria regionale Gepafin.

Le candidature possono essere presentate da subito fino al 15 maggio prossimo. Per informazioni ci si può rivolgere agli uffici di Confcooperative di Perugia (via della Pallotta 12 – Tel. 075.5837666) o Terni (via Donato Bramante 3/D – Tel. 0744.300500).Il testo integrale della “call” e la modulistica sono disponibili sul sito www.fondosviluppo.it.