“Abbiamo cercato di approcciarci alla riforma delle Province con un atteggiamento positivo, considerando questa come una grande opportunità di innovazione e modernizzazione della pubblica amministrazione”. È quanto ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che oggi a Terni, analogamente a quanto fatto ieri a Perugia, ha incontrato i dipendenti della Provincia che dal prossimo 1 dicembre saranno a tutti gli effetti dipendenti regionali. All’incontro erano presenti l’assessore regionale alle riforme istituzionali, Antonio Bartolini, e il presidente della Provincia di Terni, Leopoldo Di Girolamo.
La presidente Marini ha sottolineato che “questa riforma modifica, dopo venti anni, le stesse funzioni dell’amministrazione regionale, chiamata a esercitare anche funzioni gestionali. Sono certa – ha affermato – che riusciremo insieme a svolgere al meglio i compiti che la riforma delle Province ci affida, anche grazie alle qualità professionali del personale delle Province”.
La presidente ha ricordato come in questi mesi si sia gestita “una fase di passaggio molto difficile e impegnativa, che abbiamo voluto fortemente condividere con i presidenti delle Province, con i lavoratori e con i rappresentanti sindacali. Il nostro comune compito, infatti – ha proseguito -, è quello di lavorare per una pubblica amministrazione moderna ed efficiente e in questo senso dobbiamo anche cogliere tutte le opportunità che ci offre la riforma ‘Madia’ soprattutto per ciò che riguarda la semplificazione e la digitalizzazione”.
L’assessore Bartolini ha, tra l’altro, fornito ai dipendenti una serie di informazioni rispetto alla fase transitoria che durerà qualche mese, sottolineando però che comunque da martedì 1 dicembre il loro ingresso nei ruoli regionali sarà effettivo. Ha quindi rivolto a tutti un “sincero augurio di benvenuto e buon lavoro”.
Un analogo augurio di buon lavoro e un saluto di commiato è stato rivolto dal presidente della Provincia Di Girolamo che ha colto l’occasione per sottolineare come spesso nei confronti dei dipendenti pubblici si usino ingiusti e ingenerosi luoghi comuni: “Sono certo – ha detto – che svolgerete, come avete sempre svolto, al meglio le vostre funzioni al servizio innanzitutto dei cittadini”.