“Il ddl lavoro è un provvedimento sbagliato e dannoso e il fatto che il Governo abbia posto la questione di fiducia in Senato rende la situazione ancora più grave e inaccettabile”: sono queste le ragioni che hanno portato questa mattina (31 maggio) la Cgil di Perugia e Terni a manifestare, sotto le due prefetture umbre, per chiedere che il Parlamento di fermare la riforma del Lavoro del Governo Monti, un “pasticcio che non risolve i problemi del Paese”, come hanno osservato i due segretari provinciali della Cgil di Perugia e Terni, Vincenzo Sgalla e Attilio Romanelli, “ma che al contrario li aggrava ulteriormente”.
Da segnalare che al presidio di Perugia hanno preso parte i lavoratori metalmeccanici di diverse aziende del territorio che poi hanno preso parte, a Palazzo Cesaroni, all'attivo provinciale della Fiom Cgil di Perugia, concluso dal segretario nazionale Maurizio Landini.
Sia a Perugia che a Terni una delegazione della Cgil ha incontrato i rappresentanti della prefettura per recapitare all'esecutivo tutte le preoccupazioni e la contrarietà del sindacato umbro rispetto alla riforma e all'operato del Governo.
La mobilitazione continuerà con nuove iniziative nelle prossime settimane.