Rifondazione Comunista Foligno presenterà, nel Consiglio Comunale di questo pomeriggio, un ordine del giorno straordinario riguardante il dl omnibus convertito in legge che contiene la moratoria sul nucleare. “Il dispositivo si rivolge direttamente al Presidente della Repubblica Napolitano – ha scritto il capogruppo Alessandro Pacini – affinché non firmi la promulgazione del dl omnibus che di fatto annulla il referendum”. Questo il comunicato stampa di annuncio di presentazione:
“E' di oggi, 25 maggio, la notizia che il governo ha posto ed ottenuto la fiducia sul cosiddetto Decreto Legge omnibus che contiene al suo interno anche la moratoria riguardante l'individuazione dei siti idonei alla costruzione di nuove centrali nucleari.
Se ad un primo sguardo questa scelta sembra scongiurare momentaneamente la minaccia nucleare in Italia, a ben vedere, e per stessa ammissione del Presidente del Consiglio, è questo un espediente per vanificare gli sforzi dei comitati promotori i referendum e i milioni di firme dei cittadini che sono state raccolte in tutta Italia.
Il Governo e il suo Presidente del Consiglio, mostrano così il loro volto reazionario e antidemocratico, scavalcando le leggi della nostra Repubblica e, cosa ancor più grave la nostra Costituzione, cercando di affossare il referendum sul nucleare e con esso tutti gli altri, visto che il tema dell'energia nucleare è il più sentito dalla nostra popolazione.
Impunemente si cerca di far scemare le riflessioni dell'opinione pubblica e le preoccupazioni scientifiche dopo i fatti tragici di Fukushima, scongiurando, anzi impedendo, il giudizio popolare, per poi ripresentare in un momento più favorevole lo stesso identico progetto di progettazione e costruzione di nuovi centrali nucleari sul suolo italiano.
Rifondazione Comunista di Foligno non accetta questa usurpazione di diritti, considera questo Governo quanto di più pericoloso e nocivo per il rispetto dei diritti democratici dei cittadini e delle cittadine in Italia.
Per questo nel Consiglio Comunale del 26 Maggio presenterà un ordine del giorno straordinario che chiede al Presidente della Repubblica di non firmare il testo convertito in legge del dl omnibus al fine di rispettare i precetti costituzionali (art.75) che sanciscono il diritto dei cittadini ad indire e svolgere referendum abrogativi.
Siamo certi che la maggioranza dei Consiglieri Comunali accoglierà, anche come espressione della stragrande maggioranza della società civile della nostra città, con favore questa proposta; sperando che molti altri comuni si uniscano alla nostra richiesta.”