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Riflettori accesi su Immaginario 3.0: tra gli ospiti della prima serata Mastella e Lory del Santo

Inizia il “Giudizio Universale”. IMMaginario 3.0, il festival dedicato ai nuovi linguaggi del cinema, della tv e dei new media e al loro cambiamento al tempo di internet, apre i battenti mercoledì 20 novembre con due eventi serali.
Alle ore 20.30 parte il festival ON AIR con i protagonisti di Un Giorno da Pecora e un particolare mix di ospiti: cosa faranno sul palco del Teatro Pavone l’europarlamentare Clemente Mastella, la regina dello spettacolo Lory del Santo e il “leader di quegli anni” Mario Capanna? Ci aiuteranno a scoprirlo Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro nel corso di Un Giorno da Pecora Live. L’irriverente trasmissione di Radio 2, che ogni giorno raggiunge 560.000 ascoltatori, si collegherà con il Mago Otelma che ci illuminerà con le sue profezie e dirà la sua su questo particolare incontro tra politica pop e spettacolo trash.
La serata si aprirà invece con sguardo volto a ricordare la vita di un giornalista e uomo politico, appassionato di cinema, ma noto soprattutto per essere stato il primo Presidente della Camera Italiana appartenente al Partito Comunista: Pietro Ingrao. Alle 18.00 il teatro Pavone ospiterà la proiezione di “Non mi avete convinto” il film-documentario di Filippo Vendemmiati alla presenza del regista e del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali molto affezionato e legato alla figura di Pietro Ingrao.
Il fulcro del film è l’intervista, interpretata come momento di trasmissione e strumento di rivelazione, dalla pagina scritta al grande o piccolo schermo. Attraverso domane sospese e risposte attese, Pietro Ingrao, politico e giornalista nato nella provincia di Latina, si racconta a Filippo Vendemmiati producendo nello spettatore nuove e sorprendenti indicazioni di senso, nuove pillole di verità politica ed esistenziale. Incalzato da domande fuori campo, Ingrao dialoga idealmente con uno studente, interrogandolo a sua volta sulle cose del mondo e sul paese che lui ha difeso da partigiano, ricostruito da politico e aiutato a sognare da sceneggiatore, frequentando il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e gravitando nel mondo neorealista: l’Italia.