Fare il punto sulla gestione dei rifiuti in Umbria ed approfondire le criticità esistenti. E’ con questo intento che si è riunita questa mattina la seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eros Brega. Un incontro che è servito ad ascoltare i rappresentanti di alcune delle società di gestione sul territorio, vale a dire la Esa (Gualdo Tadino), Sogepu (Città di Castello), Asm (Terni), Cns-Cosp (Orvieto e Amelia) e Vus (valle umbra sud e Valnerina) per una audizione tesa ad approfondire ulteriormente le criticità del ciclo dei rifiuti in Umbria.
L’incontro di oggi fa seguito a quello con l’assessore Fernanda Cecchini e la Direzione dell’Auri e sarà seguita da un’altra audizione, fissata per il 20 novembre, con il presidente dell’Auri e con altri gestori dei servizi di raccolta e smaltimento: Sia, Gest, Ecocave, Gesenu e Tsa.
Tra le priorità emerse dal confronto tra i consiglieri regionali Eros Brega, Andrea Liberati (M5S), Claudio Ricci (Rp), Silvano Rometti (SeR), Emanuele Fiorini e Valerio Mancini(LN), Raffaele Nevi (FI) e i rappresentanti delle società di gestione ci sono l’elaborazione di dati certi e chiari sulle varie fasi del ciclo dei rifiuti, sui quantitativi effettivamente differenziati e su quelli residui; la ricognizione sulla situazione impiantistica regionale; la verifica di quanto incassato dalla vendita dei materiali riciclati e il miglioramento del sistema di selezione dei rifiuti differenziati; l’individuazione di un vero sistema di chiusura del ciclo dei rifiuti evitando di saturare le discariche; l’accelerazione del confronto con Auri per la predisposizione del Piano di ambito.
L’audizione
Alessio CECCHETTI (Esa spa): “Nel corso del 2017 c’è stato un forte aumento della tariffa legato alla raccolta differenziata e al costo del conferimento in discarica dell’indifferenziato. Sarebbe auspicabile la creazione di un unico gestore regionale per mettere a sistema il ciclo dei rifiuti e una programmazione regionale di lungo periodo, per consentire alle società una pianificazione economica adeguata”.
Cristian GORACCI (Sogepu spa): “Il polo di Belladanza comprende la discarica (che ora sta svolgendo un ruolo che non le è proprio per rispondere alle difficoltà degli ultimi mesi) e un impianto di trattamento, da attivare entro il 2018, per indifferenziato e organico, che sono le due frazioni più problematiche. Sarà un polo autonomo che consentirà una minore movimentazione dei rifiuti. Abbiamo puntato sulla differenziata di qualità piuttosto che su alte percentuali poi non utilizzabili. Sull’organico abbiamo uno scarto del 5 percento e questo ci consente di inviarlo fuori regione a prezzi contenuti. La raccolta della carta, con bassissimi scarti e alta qualità, ci permette di avere dei ricavi dalla vendita”.
Carlo OTTONE (Asm spa): “Abbiamo costituito un raggruppamento temporaneo di imprese con Cns – Cosp Tecno Service. L’impiantistica rappresenta la parte più rilevante della questione rifiuti. I risultati del porta a porta sono buoni, anche se è stato faticoso attivarlo, soprattutto nelle città. Siamo arrivati ad una differenziata che raggiunge il 75 percento a Terni città e l’80 nei comuni più piccoli. Il conferimento in discarica si è ridotto del 60 percento. Gli scarti del recupero sono in media del 12 percento: per il vetro sono quasi zero; per organico e carta sono intorno al 10 percento e per la plastica al 20 percento. Con l’avvio dell’area di crisi complessa è stato presentato un progetto per un nuovo impianto di selezione di bacino, per la prima lavorazione e l’avvio di filiere per i singoli materiali”.
Maurizio TONNETTI (Cosp-Cns): “Non abbiamo impianti nostri, gestiamo la raccolta nell’Orvietano e nell’Amerino. Ogni anno raccogliamo 26mila tonnellate di differenziata e 10 mila di indifferenziato. Stiamo sperimentando la misurazione dei conferimenti delle singole utenze per arrivare alla tariffa puntuale prevista dalle linee guida regionali. L’obiettivo è una raccolta di qualità con una bassa percentuale di scarti”.
Walter ROSSI (Vus spa): “Dal 2018 potremo conferire l’organico nel nuovo impianto di Casone. È in corso la verifica del vecchio impianto di selezione dell’indifferenziato e prevediamo di modernizzarlo per ottimizzare la chiusura del ciclo e migliorare il recupero delle materie prime. Abbiamo portato avanti la filiera a km zero per la carta, che conferiamo alla cartiera di Trevi”.