La giunta comunale di Città di Castello ha definito nuovi criteri e modalità per quanto concerne “il compostaggio domestico” sia sul versante “dell’assegnazione ai cittadini dell’impianto necessario” che “dell’applicazione della relativa riduzione tariffaria entrante in vigore dal prossimo 1° settembre 2013”. Modifiche dettate dalla constatazione che quando furono approvati i criteri del compostaggio domestico nel 203 “ben diversi erano gli scenari della raccolta differenziata rispetto all’anno 2012 quando attivazione del “porta a porta” ha raggiunto una quota di cittadini pari all’81/del totale” e in base al principio di “chi inquina paga” occorre che “le buone pratiche ambientali, al fine di un loro duraturo radicamento nel tempo, vadano non solo necessariamente premiate, ma anche sostenute operativamente con criteri stringenti”. Possono aderire al “progetto di compostaggio domestico” il cittadino residente che possiede un’area verde /orto/giardino nell’abitazione principale di residenza con la possibilità di riutilizzare il compost prodotto. La riduzione Tares che sarà applicata è determinata nella misura del 15% della quota fissa e variabile della tariffa stessa. L’acquisizione del beneficio non è automatica, ma sarà soggetta a controlli campione a cura di Comune e Sogepu che saranno effettuati a rotazione in misura non inferiore al 5% annua in modo da provvedere nel corso del tempo ad un controllo globale di tutti i composter assegnati.