La bolletta dei rifiuti 2018 costerà complessivamente ai tuderti 3.304.677,63 euro e verrà “spalmata” per il 68% sulle 7.540 utenze domestiche presenti sul territorio (che pagheranno dunque in tutto 2.216.167,78 euro) e per il 38% sulle 932 utenze non domestiche, che si faranno invece carico di una spesa totale pari a 1.088.509,84 euro.
Ecco, nel dettaglio, come saranno articolate le tariffe per famiglie ed attività economiche e tutte le voci che compongono il costo del servizio.
I numeri dell’immondizia
Nel 2017 la produzione complessiva di rifiuti solidi urbani a Todi è stata di 8.073.000 chilogrammi (2.825.550 chili da utenze non domestiche e 5.247.450 chili da utenze domestiche) con una quota di differenziata pari al 71,9% e quindi abbondantemente sopra la soglia del 65% fissata dalla Regione e molto vicino alla quota del 72,3% individuata come obiettivo per il 2018.
Per quanto riguarda i conti, le voci che compongono la bolletta sono diverse. Ad esempio,
- spazzamento e lavaggio strade incidono per 92.865 euro,
- i costi di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani ammontano a 20.297,64 euro,
- per trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani servono 154.403,32 euro,
- la raccolta differenziata per materiale assorbe 640.908,16 euro
- per i costi di trattamento e riciclo, al netto dei proventi della vendita di materiali ed energia derivante dai rifiuti, si spendono 211.275,64 euro.
Le bollette per le famiglie…
Fatti i conti, la giunta municipale ha individuato anche le tariffe medie a carico dei nuclei famigliari che, come per le utenze non domestiche, si comporranno di una quota fissa e di una variabile.
La quota fissa media oscilla da 178,14 a 310,34 euro in base alla composizione del nucleo famigliare (da una a più di sei persone).
Per la quota variabile, la forbice va da 43,80 euro (un solo componente) a 205,33 euro (sei o più componenti.
Il risultato è il seguente: in media, la famiglia di un componente avrà una tariffa pari a 221,94 euro;
- per una famiglia composta da due persone, la tariffa media sarà di 292,44 euro,
- che salgono a 342,44 euro per tre componenti.
- Il nucleo composto da quattro persone avrà una bolletta media di 387,84 euro,
- quello di 5 componenti pagherà mediamente 468,99 euro
- e per le famiglie di 6 o più componenti la bolletta media oscillerà attorno ai 515 euro l’anno.
Per i non residenti la tariffa media sarà di 289,65 euro l’anno.
…e per le attività economiche
Più articolata la definizione delle tariffe per le attività produttive del territorio. Lo schema – che sarà portato all’esame del consiglio comunale – prevede, ad esempio, che vengano applicati costi medi compresi tra i 2,01 euro al metro quadro per cinematografi e teatri fino ai 28,75 euro al metro quadro per banchi di mercato e generi alimentari. Su bar, caffetterie e pasticcerie peserà ad esempio una tariffa di 5,35 euro al metro quadro, mentre ristoranti, trattorie, pizzerie e pub avranno un conto di 7,1 euro al metro quadro. Negozi di abbigliamento e calzature, librerie e cartolerie pagheranno circa 5,3 euro al metro quadro, che salgono a 6,28 euro/mq per edicole, farmacie e tabaccai. Poco più di 10 euro/mq è la tariffa media applicata ai supermercati, mentre per gli ipermercati di generi misti la tariffa sarà di circa 8,5 euro/mq. Per le attività artigianali (parrucchiere, barbiere, falegname o idraulico) si oscilla tra 4,3 e 4,9 euro/mq. Le banche avranno una tariffa media di 3,75 euro/mq mentre studi professionali, uffici e agenzie faranno fronte ad un costo pari a 6,42 euro/mq. Infine gli alberghi: per quelli con ristorante la tariffa media è di circa 7 euro/mq, mentre a quelli senza ristorante sarà applicata una tariffa media di 5,20 euro/mq.