Istituzioni

Rifiuti, la raccolta differenziata nel centro storico non decolla

A quasi un anno dalla sua rivoluzione, il nuovo modello di raccolta differenziata in centro non va. Basta una passeggiata nei quartiere dell’Acropoli: sotto ai portoni ci sono pochi mastelli colorati e, spesso, la spazzatura radunata è casuale. Ma a rendersi conto della difficile situazione in materia di rifiuti anche palazzo dei Priori, dopo aver incrociato dati su dati riguardo alla raccolta differenziata degli ultimi mesi: l’obiettivo imposto dalla Regione obbliga i Comuni a raggiungere per il 2017 una percentuale del 65%. “Oggi –ha spiegato il vicesindaco Barelli- siamo al 63%, con un recupero rispetto al 2015″.
Un servizio, quello del Raccogliincentro, che ha visto la distribuzione di mastelli diversi a seconda del rifiuto e la raccolta da parte del personale di Gesenu, casa per casa, ma che non a rebbe ancora dato i frutti sperati nonostante il servizio  comportida parte di Gesenu un impegno importante in termini di mezzi e di personale addetto alla raccolta. Eppure il vicesindaco Barelli difende la rivoluzione effettuata “Il servizio ha retto, il sistema dei rifiuti è sotto stretto monitoraggio, il Comune ha anche istituito un gruppo di lavoro ad hoc per quanto di sua competenza e stiamo lavorando ad un percorso che arrivi all’opzione Rifiuti zero e alla tariffa puntuale, facendo tesoro di quanto è emerso”.
Lunedì, proprio in tema di rifiuti, è stato discusso il documento presentato dal Movimento 5 Stelle in Commissione controllo che parte dal presupposto “che, come dimostrerebbero le dichiarazioni dei dirigenti Moriconi, dell’Ari 2, e di Piro – afferma il capogruppo Rosetti -, il sistema era inefficiente e ha causato sprechi di risorse, con investimenti e azioni virtuose che venivano vanificate dai conferimenti in discarica, generando peraltro (anche questa, ipotesi di reato) profitti ingiusti a favore dei gestori”.