La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha svolto oggi i primi sopralluoghi in provincia di Perugia.
La missione della Commissione è cominciata con il sopralluogo alla ex centrale termoelettrica Enel di Pietrafitta, costruita nelle vicinanze della miniera di lignite e rimasta in funzione fino all’inizio degli anni 2000. Le ceneri prodotte dall’attività della centrale sono state in parte utilizzate nell’area di Pietrafitta per riempire vuoti di miniera, realizzare strade e le fondazioni della nuova centrale Enel vicina. Una parte delle ceneri sono state portate nella discarica di Pietrafitta e mescolate con i rifiuti urbani.
Sulla gestione di queste ceneri è in corso un’inchiesta giudiziaria della procura di Perugia, che a settembre 2018 ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini per i reati di inquinamento ambientale e omessa bonifica, contestati a carico di 9 soggetti tra amministratori della società Enel ed ex proprietari delle aree interessate.
Dopo il sopralluogo alla ex centrale di Pietrafitta, la Commissione si è spostata alla discarica di Borgo Giglione. Il sito, insieme a Pietramelina e al polo impiantistico Gesenu di Ponte Rio dove la Commissione non si è fermata per mancanza di tempo, è coinvolto nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Perugia per numerose irregolarità riscontrate nella gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani dal gruppo Gesenu e dalla collegata Tsa.
La discarica di Borgo Giglione, che ha ancora una volumetria residua pari a circa 280mila metri cubi, con flussi invariati rispetto ad oggi dovrebbe continuare a ricevere rifiuti fino al 2023-2024. Dopo circa un anno di stop, la discarica ha ricominciato l’attività smaltendo solo rifiuto secco, mentre la sperimentazione del biostabilizzatore è stata interrotta e il percolato viene raccolto e inviato a trattamento fuori regione.
La Commissione si sposta ora a Ponte San Giovanni per il sopralluogo alla Biondi Recuperi, dove due domeniche fa si è verificato il rovinoso incendio.