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RIFIUTI E ACQUA INQUINATA, ARRIVANO 30 NUOVI ISPETTORI AMBIENTALI

Sono 30 i nuovi ispettori ambientali che hanno conseguito il corso promosso dall'Aato 3 dell'Umbria e che hanno ricevuto un attestato di riconoscimento questo pomeriggio presso la sala dei Duchi del palazzo comunale di Spoleto.

Si tratta di agenti di polizia municipale ma anche di personale di aziende partecipate, che hanno acquisito competenze in merito alla vigilanza per quanto riguarda i rifiuti solidi e l'inquinamento delle fonti d'acqua del territorio. In questo senso, unendo i due settori di monitoraggio, il corso per ispettore ambientale risulta avere un carattere di unicità in tutta Italia.

Alla cerimonia di consegna dei diplomi sono intervenuti i vertici dell'Ato, il presidente Fausto Libori e il direttore Fausto Galilei, l'assessore provinciale Carlo Antonini, quello comunale Roberto Loretoni e il magistrato di Cassazione nonché consulente giuridico del ministero dell'ambiente Maurizio Santoloci.

Introducendo la cerimonia di consegna degli attestati, Libori, nel ringraziare tutti i presenti e gli enti che hanno collaborato all'iniziativa, dai Comuni, alla Prefettura di Provincia, all'Arpa, fino alla stessa Regione dell'Umbria per l'impegno profuso durante il corso, ha sottolineato l'importanza di questa nuova e originale professionalità che in maniera diffusa sul territorio si occuperà concretamente della difesa e tutela dell'ambiente. “Uno degli elementi più significativi – ha evidenziato – è stato l'essere riusciti a mettere in rete e in sinergia diversi enti e corpi di polizia locale per lo stesso obiettivo”.

L'AATO 3 acqua e l'AATO 3 rifiuti hanno, infatti, organizzato in collaborazione con Diritto all'Ambiente – Corsi e Formazione, un corso di ispettore ambientale al quale hanno partecipato sia dipendenti dei 23 comuni dell'Area Vasta, della VUS Spa, della ASM di Terni, della SO.GE.PU. di Città di Castello e delle Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano e della Valnerina, sia volontari, singoli cittadini che hanno aderito all'iniziativa.

Volta a creare una figura nuova a livello territoriale nell'ambito della vigilanza ambientale, il corso ha fornito ai 30 partecipanti la qualifica di Ispettore Ambientale, pubblicamente riconosciuta, necessaria per avviare un'azione di controllo preventivo e, in caso di necessità, anche sanzionatorio. Diverse le mansioni professionali: dalla vigilanza ed educazione ambientale, alle repressioni degli illeciti amministrativi ambientali, fino alla collaborazione con le Polizie amministrative e giudiziarie.

“L'Ispettore Ambientale e l'attività di vigilanza che sarà chiamato a svolgere – ha sottolineato il dottor Maurizio Santoloci – non è in alcun modo alternativa alle azioni che già svolgono le forze di polizia, ma anzi rappresenta, in uno spirito di forte collaborazione, un supporto logistico e tecnico molto importante”.L'assessore provinciale Carlo Antonini nel congratularsi per l'importanza dell'iniziativa assunta dalle due AATO ha assicurato tutto l'apporto e l'impegno necessario da parte della Polizia Provinciale, che ha tutto l'interesse ha svolgere insieme alle polizie locali l'attività di coordinamento per la tutela dell'ambiente La finalità, è stato spiegato nel corso dell'incontro, è quella di promuovere un livello di controllo intermedio tra quello svolto dalle stesse forze di polizia e le denunce di violazione che possono pervenire da privati cittadini. Questo permetterà, nell'immediato futuro, un maggiore controllo soprattutto sul patrimonio idrico del nostro territorio.”Questo territorio – ha aggiunto Santoloci – fa sicuramente scuola a livello nazionale grazie alla creazione di una professionalità molto innovativa, esportabile anche in altre realtà. L'impegno e la passione che tutti gli enti aderenti hanno dimostrato è anche la prova che a livello territoriale è possibile avviare percorsi efficaci ed importanti in tempi molto rapidi”.

L'Assemblea Consortile dell'AATO Umbria 3 ha fissato i criteri e le modalità operative, attraverso una delibera di assemblea che, in attesa di una specifica normativa nazionale e regionale, consentirà di attribuire agli ispettori ambientali la qualità di pubblico ufficiale e l'operatività dell'incarico con decreto dei sindaci dei 23 comuni che costituiscono l'Ambito dell'AATO acqua e rifiuti.