Ridisegnata la zona rossa di Pretare, frazione di Arquata del Tronto devastata dalle scosse di terremoto di fine 2016, è stata riaperta la strada provinciale ascolana che, passando per Forca di Presta, conduce fino a Castelluccio di Norcia. Dopo mesi di isolamento, quindi, il tetto dei Sibillini è di nuovo raggiungibile. Non dal versante umbro, però, che rimane chiuso per via dei lavori lungo la strada provinciale 477 di Castelluccio in corso da parte della Provincia di Perugia.
Dopo un lunghissimo periodo di stasi e conseguenti polemiche, qualcosa finalmente si muove. E presto, quindi, potrebbero iniziare anche i lavori per le delocalizzazioni a Castelluccio: le casette per gli sfollati (Sae) ed il “deltaplano”, la struttura che ospiterà le attività economiche.
Ora si spera sugli altri interventi in corso negli altri versanti. Nei giorni scorsi era stata l’Anas a fare il punto sulla viabilità di accesso a Castelluccio oltre alla galleria di Forca Canapine che entro la fine del mese dovrebbe essere riaperta (anche se non è chiaro con quali modalità e limitazioni).
L’Anas aveva spiegato che “sul lato umbro Norcia – Castelluccio gli interventi sono in corso da parte della Provincia di Perugia e la riapertura è prevista entro marzo”. Velocizzata invece rispetto al previsto la riapertura sul lato marchigiano da Pretare di Arquata del Tronto (SP89-SP34-SP477), togliendo le limitazioni esistenti finora solo per i veicoli autorizzati. I lavori per il definitivo completamento saranno appaltati nelle prossime settimane specificava l’Anas. E di fatti la provincia di Ascoli Piceno ha pubblicato nella giornata di ieri un avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della scarpata di monte, al km. 0+000, della strada provinciale n. 34 Forca di Presta in territorio del Comune di Arquata (clicca qui per maggiori dettagli).
Infine, per quanto riguarda la direttrice Visso – Castelsantangelo – Castelluccio (SP134-SP136), attualmente transitabile solo da veicoli autorizzati, l’Anas ricordava che la strada ha subito danni al corpo stradale ed è esposta ad elevato rischio di caduta massi e frana, richiedendo lavori di ripristino e messa in sicurezza dei versanti per complessivi 45 milioni di euro. Dopo le complesse attività di rilievi geologici e progettazione, gli interventi sul tratto Visso – Castelsantangelo sono stati appaltati e saranno avviati nei prossimi giorni. Gli interventi nel tratto Castelsantangelo – Castelluccio, molto più colpito dagli eventi sismici, sono in corso di affidamento e si prevede di avviare entro febbraio i lavori, che saranno completati in 12 mesi: è prevista una fase intermedia, dopo circa 60 giorni, in cui consentire la percorribilità dell’itinerario con limitazioni ed in fasce orarie.