Era stata ricoverata all’ospedale di Spoleto per essere sottoposta ad un intervento ortopedico, ma mentre aspettava l’operazione si è sentita male ed è morta. Per questo la Procura della Repubblica di Spoleto, dopo l’esposto presentato dai familiari della donna, una perugina di 67 anni, ha aperto un’inchiesta sul decesso, disponendo il sequestro della salma e l’autopsia, che verrà effettuata lunedì.
Il ricovero – La signora di Perugia aveva seguito tutte le trafile previste per gli interventi chirurgici di questo tipo (doveva essere operata al ginocchio): qualche giorno fa era stata chiamata per la “preospedalizzazione”, vale a dire le varie visite mediche ed analisi previste prima dell’operazione. Sarebbe risultato tutto ok, tanto che l’intervento era stato programmato e la donna era stata questa settimana ricoverata al San Matteo degli Infermi. Stava aspettando in una camera del reparto l’intervento programmato nel corso della giornata, quando all’improvviso ha accusato un malore. Soccorsa dal personale medico, è poi deceduta.
L’inchiesta – Secondo i medici la morte sarebbe stata causata da uno scompenso cardiaco. I familiari, però, vogliono vederci chiaro e capire se la loro congiunta avrebbe potuto essere salvata. Per questo hanno presentato un esposto in Procura, che ha aperto un’inchiesta sulla vicenda disponendo il sequestro della salma e l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata nella giornata di lunedì. Solo successivamente il corpo verrà restituito ai congiunti per celebrare i funerali, che erano stati inizialmente fissati per venerdì e poi annullati dopo che è stato disposto il sequestro.
L’ospedale – Per l’Ausl 2 e la direzione del San Matteo degli Infermi non ci sarebbero errori medici alla base del decesso. Il direttore generale dell’ospedale Luca Sapori spiega infatti che si è trattato di “una morte improvvisa, in una situazione di perfetta normalità. La donna – racconta – si è sentita male e sono intervenuti prontamente cardiologici, anestesisti e rianimatori ma non c’è stato nulla da fare. Nella casistica purtroppo cose di questo tipo possono succedere”. Ora spetterà alla magistratura chiarire se vi possano essere o meno responsabilità mediche nel decesso.