Nuova empasse per la raccolta delle macerie. Un blocco dovuto essenzialmente alla mancata previsione di una proroga prima nel Decreto sisma, poi nel Milleproroghe. In nessuno dei due casi la questione si è verificata e dunque ecco scattare il problema.
L’auspicio ora è che si possa andare a intervenire nella fase di conversione in legge del provvedimento. Ma intanto sono scattati anche i problemi legati ai contratti. Quello con Vus infatti, senza proroga, andrà sospeso.
Inferocito il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, che parla di dilettantismo: “Non si può gestire un terremoto con deroghe alle leggi”, ha detto invocando leggi speciali ma strutturate, che possano far gestire le emergenze.
Ma si è fatto sentire anche il primo cittadino di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti. “Occorrono atti concreti e una piena assunzione di responsabilità”.
E quindi l’appello ai parlamentari umbri, nessuno escluso, “piuttosto che spendere molto del loro tempo a discutere di prescrizione, revoca delle concessioni, referendum o meno sulla riduzione del numero dei parlamentari medesimi, dovrebbero assumere un’iniziativa unitaria, che travalichi gli schieramenti e sostenere con forza l’introduzione immediata dell’unico modello ad oggi in grado di dare una svolta : quello umbro”.
“Dall’Umbria dopo più di venti anni deve tornare a soffiare il vento dell’innovazione e della concretezza, in grado di tenere insieme Istituzioni, imprese e lavoratori, perché la ricostruzione deve diventare un’opportunità di nuovo sviluppo e non l’ennesimo freno ad esclusivo vantaggio di pochi burocrati”.