Bianconi parla da solo, davanti ai giornalisti. Perché chiamato in causa è lui, come imprenditore prima ancora che come candidato, e la sua famiglia. In fondo alla sala, il commissario del Pd Walter Verini e il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Liberati ascoltano ed annuiscono alle sue parole.
Verini, poco prima, era intervenuto con una nota a proposito di un “inesistente conflitto di interessi”. Attaccando: “Si infanga chi si è rimboccato le maniche per evitare la morte di una comunità drammaticamente ferita dal terremoto. Si infanga chi si è battuto fin da quei giorni terribili per ricostruire la città, per difendere i lavoratori, per salvare quarantanove famiglie, per impedire il definitivo spopolamento di Norcia e della Valnerina. È vergognoso usare il terremoto per fare campagna elettorale“.
Verini chiama poi in causa il leader della Lega, Matteo Salvini: “È incredibile che un personaggio come Salvini, che deve restituire 49 milioni rubati dalla Lega agli italiani e i cui amici trattavano finanziamenti in rubli per il suo partito, si permetta di usare per volgari fini di propaganda questa macchina del fango e di usare l’Umbria per i suoi cinici disegni elettorali. Ma la solidarietà che Vincenzo Bianconi sta ricevendo in queste ore dimostra come questa comunità regionale sappia reagire a questi attacchi di chi vuole inquinare una competizione elettorale”.
La Lega: interrogazione parlamentare
Ma la Lega rilancia e i parlamentari umbri Caparvi, Marchetti, Briziarelli e Pillon, annunciano che presenteranno un’interrogazione parlamentare per chiarire “la questione dei fondi pubblici, quasi 8 milioni di euro, incassati dal gruppo alberghiero della famiglia Bianconi, come contributi post sisma per ristrutturare hotel e rifornire le mense dei moduli abitativi“.
“Essendo Bianconi candidato di Pd e Movimento 5 Stelle per la regione Umbria – spiegano – chiediamo la massima trasparenza soprattutto in questa fase dove potrebbe configurarsi un evidente conflitto di interessi. Siamo dalla parte di tante aziende ed imprese del cratere del sisma che da anni attendono invano di accedere a questi contributi e che, tra ritardi, burocrazia e promesse mancate, o hanno chiuso i battenti o rischiano di farlo. Nessuno vuole colpire o penalizzare la famiglia Bianconi, tuttavia riteniamo giusto e opportuno fare chiarezza una volta per tutte e garantire ‘correttezza, trasparenza e integrità morale’, parole richiamate dallo stesso Bianconi all’indomani della sua candidatura alle prossime regionali“.
Alemanno difende Bianconi e attacca il Pd
Si trova dall’altra parte della barricata, politicamente, l’esponente di Forza Italia Nicola Alemanno. Che però da sindaco di Norcia difende Vincenzo Bianconi su questa vicenda: “Il gruppo Bianconi in questi mesi si è attenuto alle procedure disposte dalla normativa per la ricostruzione delle sue strutture alberghiere, presentando i propri progetti, al pari di altri, con istruttoria ‘ordinaria’ che ormai sappiamo durare tra i 10 e i 12 mesi ed è proprietario di due strutture alberghiere sulle tre che hanno appunto iniziato l’iter (iter che si avvia su iniziativa del cittadino, semplicemente presentando il progetto)”. Questa la sua nota, in cui precisa anche che “per l’affidamento delle mense e dei servizi di trasporto tutte le procedure sono state espletate nel solco rigido del rispetto delle norme previste“.
In fondo, gettare ombre sull’azienda Bianconi significa anche creare sospetti sulle Istituzioni che, a vario titolo, hanno gestito la vicenda del terremoto, nell’emergenza e nella ricostruzione.
“La vicenda Bianconi–ricostruzione – ricorda Alemanno – è nata da un’interrogazione presentata dal gruppo Noi per Norcia, area centro sinistra – PD, acquisita al protocollo del comune n. 17084 del 19-08-2019, a firma del capogruppo Gianpietro Angelini e dei consiglieri Pietro Iambrenghi, Antonio Duca e Cristian Coccia recante “ritardi per la ricostruzione ed il sostegno economico alle aziende alberghiere colpite dal sisma. Interrogazione subito calendarizzata per la discussione nel consiglio comunale ordinario e aperto, convocato il 24 agosto a San Pellegrino di Norcia, in occasione del terzo anniversario del sisma. Discussione che però è stata rinviata per superamento dei termini di tempo previsti dal regolamento, al successivo consiglio utile che si è svolto lo scorso 30 settembre“.
“Il vero ‘scalpore’ dovrebbe essere generato dal fatto che questa discussione – prosegue Alemanno, che è anche vice coordinatore di Forza Italia ed impegnato direttamente a fianco della candidata nursina Arianna Verucci – sia nata da un’interrogazione presentata dagli esponenti locali del Partito democratico, partito che poi lo ha candidato alla Presidenza della Regione. L’interrogazione, era tesa a colpire la famiglia Bianconi rea di averci sostenuto alle ultime elezioni politiche ed ora sembra si ritorca contro la parte che l’aveva strumentalmente presentata. Del resto, fuor di retorica e politica, la famiglia Bianconi, a Norcia, ha sempre lavorato al fianco di tutte le Amministrazioni, compresa la nostra, nel sostenere le politiche di promozione e sviluppo della città“.
Confcommercio Norcia: così si screditano tutti i terremotati
E’ una difesa al di fuori degli schemi politici, invece, quella di Alberto Allegrini, presidente di Confcommercio Valnerina. Associazione di cui Bianconi è stato dirigente, come presidente di Federalberghi, e che ha già comunicato la propria neutralità in queste elezioni.
“Al di là dei colori politici di ognuno di noi, e al di sopra dei toni di questa campagna elettorale – scrive Allegrini – è inaccettabile che una azienda colpita così duramente dal dramma del terremoto, come centinaia di altre del nostro territorio, possa essere al centro di attacchi e speculazioni che ci offendono tutti. Offendono e mortificano un tessuto imprenditoriale che con coraggio, determinazione e dignità cerca di resistere su un territorio prima martoriato dal sisma e poi dall’incapacità della politica di immaginare i percorsi per una ripresa di cui tutti possano beneficiare: imprese e cittadini”.
“Come non ci stanchiamo mai di ripetere – aggiunge Alberto Allegrini – Confcommercio è una associazione di imprenditori liberi, democratica, pluralista e libera a sua volta da qualsivoglia condizionamento, legame o vincolo con partiti, associazioni o movimenti politici. Proprio per questo motivo, ci sentiamo in obbligo di intervenire in questa vicenda. La famiglia Bianconi, per ridare vita alle proprie attività, ha seguito le norme per la ricostruzione, che sono le stesse valide per tutti. Non è corretto lasciare intendere che ci siano illeciti. Il passo successivo potrebbe essere quello di far pensare che tutti i terremotati ci marciano, quando riescono finalmente ad accedere alle misure alle quali hanno diritto. Noi – conclude – non ci stiamo!”