Qualcosa si muove in merito ai Piani attuativi che riguardano le frazioni di Norcia la cui ricostruzione è completamente bloccata dopo il terremoto di 4 anni fa. Senza l’approvazione, infatti, nessun immobile all’interno di tali aree può essere ricostruito.
Venerdì, dunque, in Prima commissione consiliare a Norcia, durante una riunione fiume, sono stati esaminati i piani attuativi relativi a 5 delle zone interessate. Vale a dire Ancarano – Piè del Colle, Ancarano – Sant’Angelo, Ancarano – Piè La Rocca, Campi Alto e Nottoria. La Commissione è riconvocata mercoledì 5 agosto alle ore 12 per completare l’esame di Ancarano – Capo del Colle, venerdì non discussa per impossibilità a partecipare del progettista. Più indietro, invece, ma non di molto la situazione per Castelluccio e San Pellegrino, i cui piani attuativi dovrebbero approdare all’attenzione dello stesso organismo consiliare entro agosto.
Il 6 agosto alle 9,30 si terrà il Consiglio comunale per l’adozione di questi primi 6 piani attuativi.
Ai lunghi lavori della Commissione hanno preso parte il Sindaco Nicola Alemanno, il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Luigi Altavilla, l’Assessore Giuseppina Perla, il capogruppo di maggioranza di Rispetto per Norcia Marco Valesini, il Consigliere di Noi Per Norcia, Antonio Duca e per l’ufficio l’ingegner Maurizio Rotondi.
Soddisfatto il sindaco Alemanno “per il raggiungimento di questi obiettivi e per la qualità dei lavori presentati”. Il primo cittadino ringrazia dunque tutti gli amministratori presenti per la proficua collaborazione.
“Finalmente, ad esempio, il piano attuativo della frazione di Campi Alto pone le condizioni per il totale recupero dell’impianto storico dell’abitato, acclarandone definitivamente la vocazione di grande attrattore della Valle Castoriana e del nostro territorio” afferma Alemanno.
Quelli di Ancarano definiscono aspetti peculiari per il recupero e la sicurezza dei quattro diversi nuclei mentre quello di Nottoria promuove alcune soluzioni di carattere strutturale che solo attraverso questo strumenti potevano trovare soluzione. I piani attuativi ovviamente possono agire solo nell’ambito delle perimetrazioni approvate dalla Regione Umbria.
“Ciò che resta escluso – continua il sindaco – è oggetto di pianificazione attraverso il Piano Regolatore Generale per il quale in questi giorni è atteso il parere definitivo di VAS. L’incontro odierno ha anche consentito di affrontare molte problematiche inerenti aree immediatamente contigue alla perimetrazione e per le quali sono state individuate possibili soluzioni tecnico, politiche, amministrative e finanziarie”.
“E’ emerso però in modo chiaro e ormai inequivocabile, così come da tempo rappresentato, – evidenzia il sindaco Alemanno – che i costi parametrici relativi alla quantificazione degli oneri necessari alla realizzazione delle opere pubbliche conseguenti all’attuazione dei Piani attuativi sono largamente insufficienti per coprire anche solo le principali necessità. Il Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini è stato sensibilizzato da più parti anche in merito a questo argomento: abbiamo ancora qualche tempo per individuare la soluzione cui il Commissario stesso ha dichiarato che sta già lavorando. Più complessa invece – continua – appare la soluzione per il finanziamento degli edifici collabenti non ammissibili a contributo per le quali aree i piani prevedono l’utilizzo come spazi pubblici, ove possibile”.
Il sindaco annuncia quindi che sono “in dirittura d’arrivo anche le progettazioni delle frazioni di San Pellegrino e Castelluccio che saranno poste all’attenzione della Commissione già ad agosto”.
(Nella foto da Facebook Campi Alto dopo il terremoto di ottobre 2016)