Valnerina

Ricostruzione post sisma, aumenta il contributo: fino a quasi il 50%. Misura retroattiva: i dettagli

Aumenta il contributo – anche in modo retroattivo – per la ricostruzione post sisma 2016. In alcuni casi il costo parametrico viene aumentato fino a raggiungere quasi il 50%. Ma in linea di massima gli aumenti saranno del 20% per gli edifici residenziali e del 25% per quelli produttivi. E’ quanto prevede l’attesa ordinanza firmata dal commissario straordinario Giovanni Legnini, annunciata da tempo per superare le grandi difficoltà con cui devono fare i conti privati, imprese e professionisti in questi mesi.

L’ordinanza è stata varata con l’intesa della Cabina di Coordinamento per contrastare, sottolinea Legnini, “l’eccezionale aumento dei costi delle materie prime e far sì che il processo di ricostruzione, dopo le difficoltà dei mesi scorsi, possa ora riprendere, senza ulteriori ostacoli, per soddisfare le legittime aspettative dei cittadini colpiti dal sisma”.

“Si torna a rendere competitiva la ricostruzione”

“Un pacchetto di misure straordinarie – lo definisce il commissario alla ricostruzione – che risponde in modo adeguato alla grave sofferenza delle imprese, conseguente al forte aumento dei prezzi, e torna a rendere competitiva la ricostruzione post sisma, riconoscendo un aumento del contributo pubblico, oltre che per il futuro, a tutti i lavori effettuati a partire da luglio 2021”.

L’attuale situazione, infatti, creava difficoltà ai privati perché tecnici ed imprese puntavano a cantieri più remunerativi, con un nuovo stallo dunque per la ricostruzione post terremoto proprio quando stava finalmente per decollare, dopo oltre 5 anni dal sisma.

Nuovo prezzario unico del cratere, previste anche maggiorazioni

Con l’ordinanza, che è stata inviata alla Corte dei Conti e che entrerà in vigore quindi dopo il visto di legittimità, viene approvato il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 e si stabilisce un aumento del costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per gli immobili residenziali.

Si prevedono tuttavia particolari maggiorazioni che fanno lievitare il contributo concedibile per la ricostruzione per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con danni gravissimi, e del 20% per gli altri. Vengono inoltre introdotti meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi il 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio.

Maggiorazioni al costo di ricostruzione anche retroattive

Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni effettuate a partire da luglio 2021.

Il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile, verrà d’ora in avanti aggiornato ogni sei mesi, “garantendo così – spiega Legnini – che le somme messe a disposizione dallo Stato per la ricostruzione post sisma 2016 restino in linea con l’andamento reale dei costi, anche in una fase di grande volatilità come quella attuale”.

Pandemia e guerra hanno bloccato molti cantieri

“La ricostruzione post sisma 2016 – aggiunge il commissario – aveva registrato un notevole balzo avanti nel corso del 2021, nonostante le difficoltà attraversate negli ultimi due anni, legate alla pandemia. Negli ultimi mesi, purtroppo, a causa dell’esplosione dei prezzi dovuta alla diffusione del 110% e ora della guerra, che ha determinato gravissime difficoltà nel reperimento di materiali e imprese disponibili, si è determinato prima un rallentamento e poi un blocco di molti cantieri. Con la nuova ordinanza sui prezzi intendiamo mettere in sicurezza la ricostruzione che, sotto il profilo finanziario, è tornata ad essere una ricostruzione molto generosa, anche grazie alla stabilizzazione fino al 2025 del Superbonus 110% per tutte le categorie di edifici residenziali. È generosa e liquida, come dimostrano i 315 milioni di euro di lavori pagati alle imprese in questi primi quattro mesi dell’anno. Ci sono adesso tutte le condizioni per guardare con maggiore serenità al futuro, serve ora più che mai un rinnovato impegno di tutti gli attori della ricostruzione, a partire dai professionisti e dalle imprese, ai quali mi permetto di rivolgere un appello a tornare a guardare con fiducia alla ricostruzione” conclude Legnini.

La soddisfazione di Alemanno

Soddisfatto del provvedimento il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno: “Con l’approvazione del nuovo prezziario si porta a compimento un grande lavoro svolto in piena sinergia e con determinazione in Cabina di Coordinamento Sisma e quindi con il Commissario Legnini che ringrazio”.

“Come membro della Cabina mi sono fatto portavoce delle istanze e delle problematiche che ho avuto modo di raccogliere in questi giorni dalle varie associazioni di categoria, non ultima ad esempio l’incontro avuto a Norcia con i vertici di Ance Umbria. Queste misure – continua – fronteggiano lo smisurato rincaro dei prezzi avvenuto in questi mesi, in un periodo storico in cui tra la pandemia e la crisi bellica nel cuore dell’ Europa, che ha inciso in particolare nell’ aumento del costo dell’energia, non hanno sicuramente giocato a nostro favore. Questa ordinanza che andrà in vigore ottenuta la bollinatura da parte della Corte dei Conti – prosegue – consente ai cittadini di guardare al futuro con rinnovata fiducia e di poter affermare che per le imprese sarà addirittura più conveniente lavorare per la ricostruzione post sisma che non per il solo ‘Superbonus 110’, ed oltretutto divenire protagonisti attivi del più grande cantiere d’Europa” conclude il primo cittadino.