Ricostruzione, aumento del contributo previsto anche per i cantieri già avviati. Prevista anche un'accelerazione dei pagamenti
Via libera all’ordinanza sulla ricostruzione post sisma che aumenta il contributo fino all’11% e che prevede anche pagamenti più veloci. La misura era stata annunciata dal commissario straordinario Legnini in occasione del quinto anniversario dalla prima grande scossa, quella del 24 agosto 2016. L’atto era però in attesa dell’ok della Corte dei conti, ora arrivato.
L’ordinanza del commissario straordinario – molto attesa da professionisti, imprese e cittadini viste le difficoltà degli ultimi mesi dopo il forte rincaro dei materiali – è stata pubblicata venerdì e già in vigore. Sarà applicata anche sui cantieri già avviati e non solo quelli che devono ancora essere aperti.
Terremoto centro Italia 5 anni dopo, 25 nuovi cantieri al giorno. “Ma mancano imprese e tecnici”
Nel dettaglio, dunque, l’ordinanza aumenta il contributo concesso ai cittadini per la riparazione degli edifici danneggiati dal terremoto alla luce del forte rincaro di alcuni materiali edilizi e introduce diverse altre norme a sostegno delle imprese che operano nel cratere.
Ricostruzione, aumento del contributo dopo rincaro materiali
“La ricostruzione nel Centro Italia, nonostante la pandemia, ha avuto nell’ultimo anno una forte accelerazione, ma negli ultimi mesi sta scontando delle difficoltà, legate soprattutto all’aumento dei prezzi dei materiali. Non possiamo permetterci una nuova battuta d’arresto. Con l’Ordinanza, in attesa di una revisione più puntuale del prezzario, abbiamo intanto deciso un incremento dei contributi del 6% per la riparazione delle abitazioni e dell’11% per il ripristino degli immobili produttivi, sulla base dell’indice Istat dei prezzi” spiega il Commissario Legnini. Sottolineando che “l’aumento del contributo si applicherà anche ai cantieri già avviati, molti dei quali oggi si trovano in difficoltà”.
Altre misure per sostenere le imprese
“L’Ordinanza – aggiunge il Commissario – prevede diverse altre misure per favorire e sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive nella ricostruzione, anche con l’accelerazione dei pagamenti sulle lavorazioni eseguite, e ulteriori semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici”.
Per tener conto delle difficoltà del mercato si prevede ad esempio la possibilità, per i proprietari e i loro tecnici, di indicare l’impresa incaricata dei lavori di ricostruzione fino a due mesi dopo la concessione del contributo.
Tra le misure a favore delle imprese, la semplificazione dei pagamenti spettanti alle imprese costruttrici sulla base degli stati di avanzamento che verranno asseverati dal direttore dei lavori, ma anche la possibilità di elevare al 50% la quota di lavori in subappalto ed una revisione dei requisiti richiesti alle imprese per partecipare agli appalti, misure che puntano ad ampliare l’offerta degli operatori economici che operano sul mercato.
Rimborso beni strumentali e demolizioni
Sempre per le imprese si prevedono nuove regole, più semplici, per il rimborso dei beni strumentali danneggiati dal sisma e per le delocalizzazioni che si rendono necessarie per effettuare i lavori di ripristino o ricostruzione degli immobili che le ospitano, mentre viene sospeso l’obbligo di demolizione delle strutture temporanee nel momento in cui viene riacquisita, dopo i lavori, l’agibilità degli immobili originari.
Ricostruzione, ritocchi al contributo anche per cantieri aperti
I ritocchi del 6% e dell’11% per gli immobili residenziali e produttivi si applicano al costo parametrico convenzionale (calcolato a metro quadro in base allo stato di danno), mentre per la sola edilizia residenziale si prevede un incremento del 6% delle voci del prezziario, in attesa di una sua revisione. Gli aumenti del contributo scattano da oggi per tutte le nuove domande, per quelle già presentate, ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento, e vengono riconosciuti anche per i cantieri già aperti, per le lavorazioni effettuate a partire dal primo gennaio di quest’anno, nella misura che sarà stabilita da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili.
Per le nuove domande i progettisti potranno inoltre scegliere di avvalersi, in alternativa al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e, per le voci non contemplate, dei prezziari regionali delle altre regioni del cratere.