La ricostruzione post terremoto tarda a decollare e le cause, secondo i geometri che operano sul campo, vanno individuate essenzialmente nell’eccessiva burocrazia. È quanto emerso dall’incontro organizzato dal Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia a Vallo di Nera venerdì primo febbraio. Nel borgo della Valnerina si è, infatti, riunito il Consiglio provinciale della categoria per fare il punto sull’attività svolta dalla commissione “Sisma 2016” e recepire dai professionisti impegnati nella fase post sisma quali siano le difficoltà che riscontrano nel loro lavoro.
“Serve una semplificazione delle norme – ha detto chiaramente il consigliere Norise Fedeli, membro della commissione ‘Sisma 2016’ – e, soprattutto, che queste vengano coordinate in un unico testo in quanto i decreti e le ordinanze emanati sono davvero tanti e rapportarvisi non è facile. La colpa non è neanche delle amministrazioni o degli uffici preposti al controllo in quanto hanno degli obblighi ben precisi da rispettare”.
“La burocrazia – gli ha fatto eco il collega Fabio Cappelletti – è ancora oggi notevole e questo ha provocato un rallentamento della progettazione. Il susseguirsi delle norme, alcune volte addirittura sovrapposte l’una all’altra, non ha contribuito assolutamente alla semplificazione. Pochi sono i progetti presentati perché i tecnici registrano difficoltà operative nel redigere e presentare le pratiche per l’approvazione”.
“Sembra che si stia lavorando al coinvolgimento delle amministrazioni – ha aggiunto Fedeli – e anche noi stiamo provando a fare in modo che pure i Comuni possano rilasciare le autorizzazioni, perché a oggi queste devono essere rilasciate unicamente dall’Ufficio ricostruzione. Maggiore responsabilizzazione e maggiore attivazione delle procedure da parte dei Comuni aiuterebbero anche l’Usr ad accelerare le pratiche”.
“Tra gli obiettivi che il Consiglio provinciale si è posto – ha spiegato Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri – vi è quello di essere vicino ai colleghi e ai territori, anche organizzando consigli itineranti che possano contribuire a far conoscere i nostri borghi e a farci avere un contatto diretto con i sindaci e i cittadini. Oggi vogliamo conoscere dai diretti interessati qual è lo stato dell’arte della ricostruzione e quali sono i problemi che i nostri iscritti riscontrano ogni giorno nella gestione delle pratiche con l’Usr e i Comuni. Loro sono i nostri elettori e a loro dobbiamo dare risposte e spiegazioni, ma da loro vogliamo anche segnalazioni e rimproveri”.