Emendamenti al decreto Sblocca Cantieri in fase di approvazione e nuove ordinanze del commissario straordinario per la ricostruzione in arrivo. E’ quanto ha annunciato il premier Giuseppe Conte, in visita oggi in alcune delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016. Ad accompagnarlo il sottosegretario con delega proprio alla ricostruzione, Vito Crimi, il commissario straordinario Piero Farabollini ed il capo del dipartimento nazionale della protezione civile Angelo Borrelli.
Dopo la visita a Borbona e Cittareale, in Lazio, il presidente del Consiglio è arrivato in Umbria, a Norcia. Ad attenderlo qui un gruppo di cittadini arrabbiati, dei vari comitati dei terremotati provenienti anche dalle regioni limitrofe.
Al centro di valorizzazione dei prodotti tipici della città di San Benedetto, Conte ha discusso con i sindaci del territorio (della Valnerina e di Spoleto) e le autorità locali. Per la Regione c’era l’assessore regionale Antonio Bartolini.
Incalzato sul tema dello spopolamento, nella sua prima tappa della visita, a Borbonea, il premier ha detto che “dobbiamo prevenire questo rischio molto reale, dobbiamo contrastare un fenomeno naturale acuito dal sisma, dobbiamo continuare a lavorare sul piano normativo e sul piano assistenziale”. “Abbiamo – ha sottolineato – un commissario ad hoc, abbiamo un delegato, che è il sottosegretario Crimi, nel Governo: non abbiamo mai distolto l’attenzione, ma dobbiamo fare molto di più. La fase della ricostruzione è ancora molto lenta e dobbiamo accelerare”.
A Norcia ha poi spiegato che l’incontro di oggi “è stato un momento per operare una ricognizione dei problemi, delle criticità che ancora ci sono ovviamente, anche perché siamo in sede di conversione del decreto Sblocca Cantieri e non possiamo sbagliare. Abbiamo una serie di emendamenti – ha ricordato – che stiamo valutando e vogliamo che ovviamente siano davvero utili per favorire il rilancio di questi territori oltre che la ricostruzione. E’ stato un incontro per me proficuo, i problemi più o meno li avevamo quasi tutti presenti, adesso si tratta di completare la conversione di questo decreto legge, di varare una serie di ordinanze, nei prossimi giorni, che ancora mancano. Stiamo lavorando su tutti i fronti”.
Sulla semplificazione burocratica, “ho spiegato sia ai rappresentanti degli enti locali che ai cittadini che non è così semplice, piacerebbe anche a me semplificare dal punto di vista normativo tutte le procedure e ridurre la burocrazia. Però anche la cronaca di questi giorni ci dice che quando si vanno a semplificare le procedure bisogna stare attenti a non allentare i presidi di legalità e di controllo, c’è il rischio che il malaffare possa dilagare“.
Polemico sulla visita del premier Conte e soprattutto sull’operato del commissario straordinario per la ricostruzione Farabollini il deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulè: “Oggi il premier Conte farà un bel giretto nelle zone terremotate. Guardi, guardi bene e dopo aver visto le centinaia di migliaia di tonnellate di macerie non rimosse per colpa del Commissario da lui nominato nonostante ci fossero i fondi, lo mandi a casa. Quando sarà a Norcia – ha aggiunto Mulè – dia un’occhiatina ai balconi dove la gente lo attende con l’unico messaggio possibile: vergogna. In un anno il ‘suo’ Commissario ha firmato otto inutili ordinanze: una addirittura istituisce controlli a campione della Finanza per verificare se i professionisti (che lavorano gratis) hanno svolto bene il loro compito nei rilievi. Altra vergogna. E poi parli con gli imprenditori-eroi rimasti e con gli agricoltori, prenda coscienza che più del terremoto il suo governo ha rubato il futuro di una comunità”.