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Ricostruzione, per danni lievi proroga al 31 luglio | Ma caos su proroga bollette e busta pesante

L’attesa decisione è arrivata: per la ricostruzione degli edifici danneggiati in modo lieve (scheda Aedes B) dalle scosse di terremoto del 2016 la scadenza delle domande fissata al 30 aprile è stata prorogata al 31 luglio. La proroga è contenuta nell’ordinanza 55 del commissario straordinario per la ricostruzione, Paola De Micheli, pubblicata ieri.

“Il provvedimento – viene spiegato dalla struttura commissariale – si è reso necessario per agevolare il lavoro dei tecnici e andare incontro alle comunità del centro Italia colpite dagli eventi sismici del 2016/2017, alla luce dell’elevato numero di pratiche non ancora presentate agli Usr regionali. La misura è prevista dal Dl 189/2016 che consente al Commissario di posticipare per una sola volta di 3 mesi la data di presentazione dei progetti”.

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L’ordinanza 55 contiene anche delle disposizioni in merito ai rimborsi delle spese per la delocalizzazione temporanea delle attività economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma eseguiti e conclusi in data anteriore a quella di entrata in vigore del decreto legge n. 189 del 2016. La richiesta di rimborso delle spese sostenute è presentata all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente entro il 30 giugno 2018, a condizione che sia stata emessa ordinanza di inagibilità, a seguito di verifica con scheda Aedes, integrata da apposita perizia asseverata.


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Fissato anche il termine perentorio per la presentazione delle schede Aedes sugli immobili danneggiati: 30 giugno 2018. Il mancato rispetto del termine comporta l’inammissibilità della domanda per il contributo di ricostruzione, salvo la ricorrenza nel ritardo di cause non imputabili al richiedente.

Nel documento vengono modificati poi i criteri generali per l’utilizzo dei risultati degli studi di Microzonazione Sismica di livello 3 per la ricostruzione. Nell’allegato all’ordinanza, al fine di facilitarne l’applicazione, si riprende e si approfondisce dal punto di vista tecnico quanto riportato nel precedente allegato all’ordinanza 24 del 12 maggio 2017.

Restituzione busta pesante e bollette riprende

Se la ricostruzione è pressoché ferma ancora, fra un mese riprenderà la fatturazione delle bollette di gas, luce e acqua e verrà avviata la restituzione della “busta pesante”. Un provvedimento su cui il commissario straordinario Paola De Micheli non può nulla, essendo di competenza unicamente del Governo o del Parlamento che devono legiferare in materia. Ma vista la situazione politica nazionale, su questi pagamenti a carico dei terremotati, tra cui anche chi ha perso tutto in seguito al sisma, è il caos. Da più parti, infatti, si invoca una proroga ed un aumento delle rateizzazioni, ma tutto è bloccato dopo le elezioni politiche di marzo che non hanno ancora dato un nuovo Governo all’Italia.

Se entro la fine di maggio non verrà fatto alcun provvedimento, dopo il 31 maggio 2018 si tornerà quindi a pagare le bollette sospese in questo anno e mezzo e verrà avviata la restituzione dei tributi sospesi e non versati.

Proprio sul tema della busta paga pesante, ma anche sulla zona franca urbana, hanno presentato due interrogazioni i parlamentari della Lega Virginio Caparvi, Luca Briziarelli, Riccardi Augusto Marchetti, Donatella Tesei e Simone Pillon. “Sulla busta paga pesante – spiega il deputato Caparvi –  abbiamo chiesto al Governo di allungare i tempi di avvio e aumentare la rateizzazione. Stiamo lavorando affinché si riconosca che c’è un’emergenza e come tale va trattata anche sotto il profilo fiscale. Il Governo deve intervenire urgentemente applicando, almeno, i provvedimenti del 2009 quando nella stessa situazione, i territori colpiti dal sisma dovettero restituire solo il 40% dell’ importo della busta paga pesante, attraverso 120 rate e non 24 come deciso, oggi, dal Pd”.

Sae, quasi completata la consegna | A Norcia ieri 26 chiavi

Intanto finalmente è stata quasi  completata – a quasi 2 anni dalle prime scosse e ad un anno e mezzo da quelle di fine ottobre – la consegna delle Sae, le casette emergenziali, agli sfollati. I dati ufficiali del Dipartimento nazionale di protezione civile parlano di 3.120 soluzioni abitative di emergenza consegnate ai sindaci su 3.645 richieste nelle quattro regioni del centro Italia interessate (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo). A queste si aggiungono ulteriori 454 Sae installate ma in attesa della conclusione della seconda fase di urbanizzazione che, unitamente alle casette già consegnate, portano il totale al 98% del fabbisogno. In Umbria risultano consegnate 716 Sae su 758, a Norcia, Cascia e Preci.

Proprio ieri a Norcia sono state consegnate le chiavi di 26 casette ad altrettante famiglie; sono quelle nella seconda area in località Madonna delle Grazie. “Questo per noi è un rito che rappresenta un nuovo punto di partenza per voi che vi riapproprierete della vostra vita – ha detto il sindaco Nicola Alemanno ai presenti – scusateci se avete dovuto aspettare molto, ma realizzare circa 600 Sae nel nostro territorio in poco più di un anno, ha significato uno sforzo importante per tutte le istituzioni: Comune, Regione e Portezione Civile. Ce l’abbiamo messa tutta ma ricordatevi però che questo è soltanto il primo passo per poter rientrare nelle vostre case. Se siete stati assegnatari di SAE infatti significa che la vostra casa è stata gravemente danneggiata (lettera E, da scheda Aedes) vi invito, se ancora non lo avete fatto, a rivolgervi ai vostri tecnici per far sì che i progetti di ricostruzione vengano presentati”.

Le aree esterne sono in fase di ultimazione nel giro di pochissimi in giorni, gli assegnatari intanto potranno adoperarsi per gli allacci delle forniture necessarie. Presente alla consegna delle chiavi anche il Vice Presidente della Giunta Regionale Fabio Paparelli che ha fatto presente come “basta recarsi nelle regioni limitrofe e rendersi conto di quanto è stato fatto dalla Regione Umbria. Il Governo rispetto al passato ha messo a disposizione molte più risorse e Come detto dal Sindaco, voi sarete protagonisti della ricostruzione, a noi – continua Paparelli – spetta il compito di dare risposte in tempi celeri: nei prossimi giorni sarà in aula la legge sulla ricostruzione che permetterà di sanare alcune difformità rispetto alle carte catastali”. Con la consegna di ieri ammonta a 579 il numero della Sae consegnate a Norcia, a queste ne mancano circa una ventina, in fase di definizione del numero preciso.