Firmato il contratto d’appalto per i lavori di ricostruzione di Castelluccio di Norcia, a quasi 8 anni dal terremoto del 2016. Via dunque nel giro di poche settimane – si ipotizza entro maggio – al cantiere, che vede in campo una ati (associazione temporanea di imprese) denominata “Officina Castelluccio scarl“. I primi interventi saranno quelli relativi ai terrazzamenti ed ai cunicoli tecnologici, quindi strade e servizi. Ma i lavori, è stato già deciso, saranno sospesi – con perimetrazione dell’area e libero accesso al resto del paese – in occasione della Fioritura 2024, per due settimane.
Il contratto d’appalto – per un valore di circa 60 milioni di euro – per la ricostruzione di Castelluccio è stato firmato nei giorni scorsi: a far rinascere il paese distrutto dal sisma sarà un’ati con esperienza ultraquarantennale nel campo, costituita dalla romana Edil Moter e dalle aquilane Dava e Taddei S.p.A. L’ati costituirà una società consortile per la realizzazione dell’opera, che si chiamerà, come detto, “Officina Castelluccio Scarl”.
“Passione, questo il sentimento – evidenziano le aziende in questione – che abbiamo riscontrato in ogni persona, interna o esterna, conosciuta in questi mesi: tutte loro hanno reso possibile la cantierizzazione di questo progetto. Ci è stata affidata non soltanto la realizzazione di una semplice opera pubblica, avremo anche il compito, infatti, di chiudere un processo che vedrà la realizzazione di un’opera simbolo della ricostruzione post-sisma in Italia, espressione delle più alte esperienze e scuole del costruire, in un luogo che è espressione esemplare di quelle bellezze naturalistiche che rappresentano in maniera egregia la bellezza dell’Italia intera”.
Il nome ‘Officina Castelluccio Scarl’ è stato scelto proprio perché “il nostro approccio come costruttori – concludono i rappresentanti delle imprese – è quello di apportare, per quanto possibile, le nostre esperienze pregresse, per riuscire a dare un valore aggiunto al completamento del progetto”.
Va di pari passo anche l’iter autorizzativo, nell’ottica di semplificazione burocratica decisa da apposite ordinanze speciali del commissariato straordinario alla ricostruzione. Infatti, nel frattempo si è conclusa con indicazioni favorevoli la Conferenza di servizi speciale preliminare per la “Ricostruzione del Centro Storico di Castelluccio di Norcia”, con l’avvio degli interventi appunto che è stato ipotizzato entro maggio.
“Per Castelluccio – ricorda la presidente della Regione Umbria e Vice Commissario per la Ricostruzione Donatella Tesei – la Regione Umbria, in accordo con la Struttura del Commissario, il Comune di Norcia e la popolazione locale, ha deciso di sperimentare un importante e innovativo intervento di ricostruzione. Per la prima volta, infatti, verrà realizzata una ricostruzione su piattaforma sismicamente isolata per gli aggregati di origine storica e si procederà unitariamente ad opera della Pubblica Amministrazione, in collaborazione con i privati proprietari degli edifici”.
Il progetto di ricostruzione di Castelluccio è oggetto di due ordinanze commissariali speciali (n. 18/2021 e n.43/2022) che hanno permesso di ricorrere ad un Accordo Quadro secondo modalità semplificate e acceleratorie e a due contratti applicativi.
Il primo contratto applicativo – oggetto della Conferenza di servizi speciali preliminare – riguarda la progettazione di fattibilità tecnico economica, definitiva ed esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei terrazzamenti, sottoservizi, strade principali e secondarie del nucleo abitato di Catelluccio affidato alla SAGI (mandataria).
Nel corso della Conferenza di Servizi Speciale, presieduta dal sub Commissario Fulvio Soccodato, si è parlato anche delle opere di cantierizzazione per limitare al minimo gli impatti e l’uso del suolo; dei flussi di traffico; della minimizzazione del consumo di suolo, dell’impatto acustico e delle emissioni in atmosfera nonché della protezione della falda e delle acque superficiali oltre che degli accertamenti preventivi sugli usi civici. Si è deciso, inoltre, che il cronoprogramma dei lavori dovrà tenere conto anche delle esigenze locali. Per questo è stata prevista una interruzione delle lavorazioni per 14 giorni durante la fioritura del Pian Grande con idonea perimetrazione del cantiere e installazione di sistemi di sicurezza per evitare l’ingresso ai luoghi di cantiere da parte dei non addetti ai lavori.
Le indicazioni e le prescrizioni fornite dai vari enti presenti alla Conferenza di Servizi Speciale preliminare (Regione Umbria, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Comune di Norcia, Consorzio delle Comunanze Agrarie, Comunanza di Castelluccio, Valnerina servizi Gas, Valle Umbra Servizi SPA, E-distribuzione SPA etc) consentiranno di sviluppare al meglio il progetto definitivo che, nei prossimi giorni, approderà nella conferenza decisoria per ottenere le autorizzazioni necessarie e dare così il via al primo step dei lavori ossia alla realizzazione dei terrazzamenti e dei cunicoli tecnologici del nucleo abitato esterno alla piastra con conseguente collaudo finalizzato alla ricostruzione degli edifici nonché il ripristino delle strade principali e secondarie.
Tra gli altri, hanno preso parte alla Conferenza di Servizi Speciale preliminare il direttore della Regione Umbria e dell’USR Umbria, ing. Stefano Nodessi Proietti; il Sindaco reggente Giuliano Boccanera; il dirigente ricostruzione privata USR Umbria e RUP dell’intervento di Castelluccio, ing. Gianluca Fagotti; il dirigente ricostruzione pubblica dell’USR Umbria ing. Francesco Pes; il responsabile del Comune di Norcia dott. in ing. Maurizio Rotondi; il referente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Paolo Tuccini.