Ricorso ambientalista al Tar, Nata Libera: "Odio ideologico contro la caccia"

Ricorso ambientalista al Tar, Nata Libera: “Odio ideologico contro la caccia”

Redazione

Ricorso ambientalista al Tar, Nata Libera: “Odio ideologico contro la caccia”

Gio, 12/09/2024 - 21:50

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“L’animalismo nostrano si conferma fazioso inutile, dannoso, pericoloso, incapace nel valutare pericoli della fauna di grossa mole”. Così l’Associazione Nata Libera commenta la vicenda del ricorso al Tar presentato dagli ambientalisti, che ha portato allo stop del prelievo della tortora in preapertura in attesa del giudizio di merito sulla data di chiusura nel Calendario venatorio per turdidi, uccelli acquatici e beccacce.

L’associazione Nata Libera parla di “rigurgiti di odio ideologico verso una pratica legata da sempre alle nostre tradizioni rurali più autentiche come caccia e amore per la natura che da sempre i cacciatori curano con passione e risorse proprie”.

E sulla scelta del Tar in merito alla tortora, il presidente Claudio Tortoioli spiega: “La tortora selvatica arriva in primavera nel nostro Paese, nidifica lungo le alberature di fiumi torrenti e siepi. Nella seconda decade di agosto, con il diminuire delle ore di luce riprende le rotte migratorie verso il sud del Mediterraneo. Un’ora di caccia il primo di settembre, a migrazione quasi ultimata, non incide minimamente sulla specie. Quindi problema e ricorso inutile, fazioso, dannoso, frutto di accanimento”.

“I ricorrenti – viene ricordato a proposito del ricorso contro il Calendario venatorio – mettono in discussione anche il prelievo di turdidi, beccaccia e anatidi. Mentre è tutto regolare e già più restrittive le regole italiane rispetto al resto d’Europa. I cacciatori italiani, invece, segnalano ai ricorrenti, ed in modo particolare al Tribunale amministrativo regionale, che la tutela della tortora va sollevata nei Paesi balcanici e mediorientali. Dove da fine luglio in poi vengono fatte vere e proprie mattanze senza regole e limiti. Che senso ha bloccare il prelievo di un’ora in Umbria per tremila tortore circa?”.

Quanto al ruolo della Regione, Nata Libera accusa: “Riteniamo debole e inconsistente e improduttiva l’azione dell’Osservatorio faunistico regionale. Superficiale e irriguardosa l’azione dell’assessore regionale Morroni. Avrebbe dovuto rinnovare l’Osservatorio e renderlo produttivo ed efficiente. Ed anche i consiglieri regionali avrebbero dovuto trovare una soluzione condivisa e inattaccabile. Ma l’azione dei consiglieri di opposizione è sempre banale e lacerante.

E ancora: “Un plauso va ai presidenti di Libera caccia Lando Loretoni e Enalcaccia Francesco Ragni, che da subito si sono costituiti al Tar per cercare di salvare la caccia alla tortora. Ma un filo rosso sinistro unisce tanti soggetti che vogliono avvilire il mondo venatorio regionale. Sarebbe interessante decifrare il ruolo e veri obbiettivi di Ispra, organo consultivo, non vincolante. Associazioni venatorie che simpatizzano sempre dalla stessa parte, e tanti uffici e dirigenti… Tanta confusione, che però fa chiarezza ulteriore e illumina tantissime persone su ciò che veramente si nasconde dietro il fanatismo ambientalista e animalista. Tutto questo è gravissimo!”.

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