Nessuna sospensiva, almeno per il momento, sull’ordinanza 80 del commissario straordinario alla ricostruzione post sisma che ha definanziato il polo scolastico di Spoleto dove ospitare le scuole Dante Alighieri e Prato Fiorito. Il Tar del Lazio, davanti al quale il Comune di Spoleto ha presentato ricorso con richiesta di sospensiva, ha preso infatti tempo.
L’ordinanza dei giudici romani Salvatore Mezzacapo (presidente), Mariangela Caminiti e Ines Simona Immacolata Pisano (consiglieri) datata 16 ottobre ordina alla parte resistente (la struttura del commissario straordinario Piero Farabollini) di depositare ulteriori chiarimenti sulla vicenda, rinviando il prosieguo della camera di consiglio al 6 dicembre. In quella data, quindi, il Tar del Lazio si dovrebbe pronunciare sulla richiesta di sospensiva dell’ordinanza commissariale, avanzata dal Comune di Spoleto (rappresentato dagli avvocati Arturo Cancrini e Francesco Vagnucci). Mentre per il ricorso vero e proprio i tempi ovviamente sono ancora più lunghi.
Il rinvio è stato disposto per la seguente motivazione: “considerato che il ricorso non sia ancora maturo per la decisione e, tenuto conto di quanto sostenuto dalla parte ricorrente, ai fini della completa cognizione del giudizio, occorre disporre di acquisire dall’Amministrazione resistente (vale a dire Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, ndr), costituita in giudizio con comparsa di stile, approfonditi e documentati chiarimenti sulla vicenda contenziosa tenendo conto delle censure dedotte dalla parte ricorrente nonché ogni altro elemento utile ai fini del decidere“.
Insomma, mentre il mancato finanziamento da parte del Miur sugli interventi alle scuole di Spoleto dopo le verifiche di vulnerabilità sismica fa discutere in città, per i primi due plessi per i quali sarebbero dovuti già essere partiti da tempo (e probabilmente anche conclusi) i lavori – vale a dire la media Dante Alighieri e la materna Prato Fiorito – i tempi appaiono ogni giorno sempre più lunghi. Ed anche se il Comune di Spoleto dovesse vincere il ricorso al Tar, probabilmente si troverebbe a disposizione i 12 milioni di euro per la realizzazione del polo scolastico a San Paolo che però l’attuale Giunta comunale ha osteggiato come scelta politica. L’obiettivo dell’attuale amministrazione comunale, infatti, è quello di ricostruire le due scuole terremotate, chiuse da 3 anni, in loco e non delocalizzarle come era stato deciso nel gennaio 2017, in piena emergenza sismica.