Città di Castello

Riconoscimento ufficiale del Comune al “signore dei cavalli” Riccardo Gualdani

Il “signore” dell’ippica, personaggio d’altri tempi con la passione innata per i cavalli e le manifestazioni equestri. Riconoscimento ufficiale del Comune di Città di Castello al cavalier Riccardo Gualdani, a cui è stata consegnata una targa ricordo con i simboli della città.

Fra i fondatori della Mostra nazionale del cavallo per la passione, competenza e senso di appartenenza alla comunità tifernate e alle sue manifestazioni”, questa è la motivazione ufficiale impressa nella targa che, il sindaco Luciano Bacchetta, attraverso l’assessore allo Sport Massimo Massetti, il presidente della Mostra Nazionale del Cavallo Domenico Duranti e la presidente regionale della Fise Umbria Mirella Bianconi Ponti ha consegnato al personaggio simbolo del mondo di cavallo.

La Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello è tra le più antiche manifestazioni equestri d’Italia. Le origini riconducono al medioevo, e precisamente al 1032, quando in onore del patrono San Florido furono promulgate solenni festività che prevedevano due fiere di merci e di bestiame, giostre, palii e corse di cavalli berberi. Dopo una breve sospensione nel periodo post-bellico, la manifestazione riprese vigore negli anni ’50 fino a quando, nel 1967, con delibera del Consiglio Comunale, nacque l’attuale ‘Mostra Nazionale del Cavallo’. Proprio agli albori della manifestazione il cavalier Riccardo Gualdani, accanto all’avvocato Dante Gaggi, al commendator Mario Biagioni ed altri imprenditori e appassionati di cavalli di allora, ne prese le redini riuscendo a farla crescere edizione dopo edizione e per un periodo a guidarla con successo come presidente per poi passare il testimone ad altri che si sono succeduti al vertice della prestigiosa manifestazione.

Classe 1927, tifernate “doc”, Riccardo Gualdani, a 18 anni ha avviato l’attività commerciale nel cuore della città, in Piazza Fanti, con la vendita di tessuti e biancheria. Sempre con i quotidiani locali e sportivi sotto osservazione (appassionato anche di calcio e ciclismo), appena gli impegni di lavoro glielo consentivano, condivideva con la moglie Anna Colcelli e con le figlie gemelle Patrizia e Daniela (note giocatrici di volley) la passione per i cavalli. Di casa all’ippodromo “Savio” di Cesena, con l’immancabile binocolo in tribuna, assisteva alle corse e, ad ogni edizione del Campionato Europeo di Trotto, scendeva in pista accanto agli amici di sempre, il presidente della Hip-pogroup Tomaso Grassi, il direttore generale, Marco Rondoni e i compianti cavaliere Bruno Pasini e avvocato Augusto Calzolari. Da Cesena a Milano, dal trotto al galoppo, non c’è ippodromo in Italia che non abbia visto protagonista il “gentleman” tifernate, sempre impeccabile con giacca e cravatta a promuovere la sua creatura, quella mostra nazionale del cavallo per cui ha speso tutta una vita con orgoglio e senso di appartenenza.

Gualdani ha ricevuto il giusto riconoscimento istituzionale nella sua abitazione, dove si è ritirato a vita privata dal 2014 per problemi di salute. Accanto ai rappresentanti istituzionali di Comune, Mostra del Cavallo e Fise c’era anche l’imprenditore Giuseppe Ponti, amico fraterno con cui ha condiviso tanti successi dei propri cavalli della scuderia Ippica Caldese. “Riccardo Gualdani, rappresenta per Città di Castello, per la nostra comunità e per il mondo del cavallo, dello sport e dell’ippica in particolare un esempio da imitare, un riferimento per tutti noi che abbiamo a cuore le sorti della tradizione equestre, che hanno sempre contraddistinto la storia della città”, è quanto dichiarato dall’assessore Massetti al termine della sentita cerimonia di consegna del premio fra cimeli, trofei, riconoscimenti e foto che il cavaliere custodisce gelosamente in casa.