La palazzina Inps, sulla quale si sta lavorando per arrivare ad una riqualificazione. La stagione di Fontivegge, ma anche il Bellocchio, via del Macello, l’Ottagono. Questi i luoghi del degrado che la sindaca Vittoria Ferdinandi, accompagnata dai consiglieri comunali Antonio Donato (delega alla Sicurezza) e Lorenzo Falistocco, ha visitato insieme al nuovo questore Dario Sallustio.
Sull’Ottagono, ha ricordato Ferdinandi, “abbiamo dei progetti di riqualificazione commerciale e di animazione culturale che al più presto avvieremo con il contributo fattivo di tutta la Giunta comunale”.
“Ci siamo interrogati sulle politiche integrate che vorremmo mettere in campo – ha proseguito la sindaca a proposito dell’incontro col questore – per cercare di far sì che su un quartiere come quello di Fontivegge torni alla vitalità economica, culturale con un grande presidio del territorio. In particolare abbiamo visitato quelli che sono dei luoghi di abbandono e che diventano luoghi di grave disagio sociale e degrado sociale”.
Perché la ricetta ribadita dalla Giunta Ferdinandi è questa: non basta la repressione, occorre riqualificare queste zone per toglierle al degrado.
Parole che però non convincono a destra, dove si teme che si voglia più puntare sulle politiche sociali – ritenute comunque insufficienti – piuttosto che sul presidio del territorio. Il segretario della Lega Perugia, Lorenzo Mattioni, esprime preoccupazione “per le scelte dell’Amministrazione comunale che stanno mettendo in pericolo la sicurezza della città. In particolare, il depotenziamento del presidio di polizia locale a Fontivegge rappresenta un grave passo indietro nella lotta alla criminalità, ma ancora più allarmante è la scelta di togliere il taser agli agenti con la giustificazione di voler tutelare anche ‘gli autori di delitti’, come dichiarato dalla stessa Ferdinandi nella conferenza stampa di fine anno”.
“Negli ultimi mesi – afferma Mattioni – stiamo assistendo a un susseguirsi quotidiano di furti, risse, pestaggi e reati legati allo spaccio di stupefacenti, sia nella zona di Fontivegge che nel resto della città, centro e periferia. In questo contesto, indebolire gli strumenti a disposizione della polizia locale è una decisione incomprensibile e irresponsabile. La Ferdinandi dica una volta per tutte da che parte vuole stare”.