Era ricercato da 4 mesi il perugino di 36 anni arrestato a Magione dopo essere stato condannato per atti persecutori (stalking) nei confronti della moglie ed abbandono del tetto coniugale. Le manette ai polsi dell’uomo sono scattate due giorni fa, da parte dei carabinieri della locale stazione su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale di Perugia.
Stando a quanto ricostruito in sede processuale, dal 2020 il 36enne – che all’epoca viveva con la moglie a Foligno – si era reso responsabile verso la coniuge di ripetute intimidazioni sia verbali che attraverso chiamate e messaggi telefonici, arrivando anche a minacciarla di morte, fino all’allontanamento da casa per tornare a vivere con la madre a Magione.
L’individuazione del soggetto – dopo la sua condanna e la misura cautelare – è stata possibile grazie alle indagini avviate dalla Procura Generale di Perugia, in particolare dall’ufficio SDI costituito da personale di Polizia Penitenziaria, che, monitorando i suoi movimenti, era venuto a conoscenza che a fine agosto lo stesso aveva attivato una utenza telefonica presso la Coop di Magione. Questo confermava la presumibile presenza del 36enne nel comune lacustre. Dopo essere stato individuato, il perugino, ricercato da circa quattro mesi, è stato accompagnato alla Casa Circondariale di Perugia dove dovrà scontare una pena di due anni e due mesi di reclusione.