I folignati dovranno esprimersi con un Referendum popolare per scegliere in quale provincia stare: se restare nei confini perugini o passare sotto le insegne rossoverdi di Terni. Insomma, se proprio l'Umbria politico istituzionale dovrà essere ridisegnata con la deriva di alcuni territori verso l'area ternana, per salvare la soppressione della Provincia di Terni, saranno gli stessi cittadini a dare il proprio assenso o – in caso contrario – o porre un aut aut. Lo ha stabilito questa mattina iil Consiglio comunale con votazione a maggioranza, approvando il documento presentato dal Partito Democratico con emendamenti di Rifondazione Comunista, i quali – per l'appunto – prevedevano nero su bianco la richiesta di consultazione popolare e l'eventuale elezione diretta dei nuovi organismi provinciali. Dopo una mattina andata avanti a furia di sospensione dei lavori e bagarre all'interno della stessa maggioranza di centrosinistra, l'atto è passato con 12 voti a favore, ma con l'astensione del gruppo dei due Socialisti, del capogruppo di SEL Ivano Bruschi e della piddina Silvia Stancati,