Ha riaperto i battenti nel finesettimana il bar nel centro commerciale “L'Ottagono” di via Settevalli, rimasto chiuso per dieci giorni per ordine del Questore Nicolo d'Angelo per l'eccessivo “via vai” di spacciatori tra i suoi tavolini.
L'attività commerciale è stata fermata i primi di febbraio, nel tentativo della Questura di smorazare il giro di spaccio che attanaglia lo spazio dove si trova -tra l'altro- la sede di Equitalia, per ragioni di “ordine pubblico” e nell'interesse “degli stessi gestori”. Nell'ordinanza di chiusura la questura riporta decine di episodi, da settembre a gennaio, di clandestini e spacciatori, sorpresi a volte di fronte al bar, nel piazzale a forma di ottagono, a volte seduti ai tavolini, all'esterno dell'attività.
“Non è questo il modo di lavorare”, si sfoga il gestore, che ha lasciato le ordinanze di chiusura appese anche dopo la riapertura, in segno di protesta. “Ci siamo andati di mezzo noi del bar che non abbiamo nessuna colpa, di certo nessuno veniva a spacciare qui dentro. Voglio vedere se smettono, se non stanno qua (i pusher) stanno dall'altra parte del piazzale, che cambia?”.
Secondo il gestore del bar, la zona è condannata allo spaccio di qualsiasi tipo di droga per la sua vicinanza con “i palazzoni” attigui, dove la situazione sicurezza è divenuta ingestibile, se non con una presenza costante delle forze dell'ordine, proprio per le caratteristiche di degrado urbano.