Dopo un lungo e approfondito confronto con la Prefettura di Perugia, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti ha provveduto a revocare l’ordinanza n.66, ovvero il documento che per 14 giorni avrebbe vietato gli spostamenti Gualdo-Gubbio (e viceversa) in seguito ai gravi assembramenti che hanno avuto luogo nel centro storico eugubino del 15 maggio.
Proprio ieri pomeriggio, a Gubbio, il sindaco Filippo Mario Stirati aveva parlato della vicenda, annunciando “tolleranza zero” con denunce e quarantena obbligatoria per i responsabili (oltre 15 persone identificate). Il primo cittadino era intervenuto poi anche sull’ordinanza di Presciutti, facendo notare il “pochissimo garbo istituzionale” usato dal collega.
E oggi è arrivata, tramite una lettera, l’incredibile risposta del sindaco gualdese, che tende letteralmente la mano a Stirati revocando l’atto ‘chiudi confini’ “con lo spirito di forte collaborazione istituzionale che mi ha sempre guidato– si legge nella missiva – Ciò impone altresì che chi di dovere prenda al più presto tutti i provvedimenti necessari anche quelli più duri ed impopolari per tutelare la salute dei cittadini. Spero vivamente vogliate apprezzare questa mia scelta, non vi nego sofferta, tesa non a fare marcia indietro sulla tutela della salute, ma anzi a rilanciare con ancora più forza e decisione quello spirito unitario che dovrà contraddistinguere il nostro lavoro da qui in avanti“.
Una dichiarazione di pace e solidarietà dunque quella di Presciutti, che nella lettera, oltre a Stirati, si riferisce anche al vescovo Luciano Paolucci Bedini: “I nostri rapporti personali e quelli fra le nostre comunità non solo sono saldi, ma sono sempre stati improntati ad un grande spirito di cooperazione“.
Ciò che è accaduto mi ha profondamente turbato, le mie prese di posizione forti non erano certo tese a riproporre antiche diatribe. L’unica cosa di cui sono fortemente preoccupato è per la salute di tutti. Serve coraggio e necessaria fermezza, non solo nel punire in maniera esemplare i facinorosi, ma soprattutto per non minimizzare a 15 persone la responsabilità di ciò che è accaduto, perché tutti sappiamo bene che le cose non stanno così
“Oggi abbiamo tutti un nuovo grande fardello da portare sulle spalle, – conclude Presciutti – perché ciò che è accaduto rischia seriamente di diventare una potenziale ‘bomba sanitaria‘ ed allora spetta a noi con grande coraggio ed altrettanta fermezza affrontarlo insieme, mettendo in campo tutto ciò che è necessario per tutelare la salute di tutti”.
In mattinata anche la prefettura di Perugia ha preso atto dell’ordinanza n. 67 del 16 maggio 2020, che il Sindaco di Gualdo Tadino, ha emanato per revocare la “chiusura dei confini” tra i due Comuni, evidenziando comunque che “ai sensi dell’art. 3, comma 2, del Decreto Legge 25 marzo 2020, n. 19, recante ‘Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19’, i sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali“.