Ha preso ufficialmente il via mercoledì, con un incontro nella sala Rossa di palazzo dei Priori l’iter che porterà nelle prossime settimane al rinnovo del protocollo d’intesa per la costituzione della rete territoriale interistituzionale antiviolenza sulle donne (zona sociale 2, Comuni di Perugia, Corciano e Torgiano).
Presenti l’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi, la dirigente Elisa Granocchia, l’assistente sociale e referente del servizio Stefania Alunni Breccolenti, nonché le ed i rappresentanti dei vari organismi istituzionali coinvolti.
La novità rispetto al precedente protocollo è che la rete antiviolenza si amplia notevolmente passando dagli originari sette partecipanti (Comune di Perugia in qualità di capofila della zona sociale 2, Prefettura, Questura, Carabinieri, Asl 1, centro pari opportunità ed associazione Liberamente donne) agli attuali 16, cui, nella fase di elaborazione del rinnovo, potrebbero aggiungersi anche altri organismi. Tra i nuovi partecipanti, infatti figurano il Tribunale di Perugia, la Procura della Repubblica presso il Tribunale, il tribunale per i Minorenni dell’Umbria, la Procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni, la Regione Umbria, L’ufficio scolastico regionale, l’Azienda ospedaliera di Perugia, l’Ordine degli Assistenti sociali, l’ordine degli Psicologi, l’Ordine degli Avvocati di Perugia.
Il documento – ha spiegato l’assessore – trae fondamento dalla legge regionale 14 del 2016 recante “norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra uomini e donne” e sul successivo protocollo unico regionale per la realizzazione del sistema regionale di contrasto della violenza di genere del gennaio 2018, rinnovato nel 2021 e tuttora vigente.
Sempre nel 2018 la DGR n. 2 aveva previsto le reti territoriali interistituzionali antiviolenza con contestuale approvazione delle linee guida per la sottoscrizione di accordi di collaborazione tra istituzioni.
“Il tema della violenza sulle donne è drammaticamente attuale ed in costante e significativa crescita – ha sottolineato l’assessore Cicchi in sede di incontro – Per questo occorre far sì che la programmazione degli interventi per la prevenzione dei fenomeni e per il sostegno e la presa in carico delle vittime sia sempre più strutturata su un orizzonte temporale pluriennale. Ciò è stato recepito nel regolamento operativo, fortemente sollecitato dal Comune di Perugia, emanato dalla Regione dell’Umbria che prevede proprio la costituzione di questa rete sociale, composta da molteplici attori, che deve essere in grado di costruire servizi concreti per la presa in carico e la tutela delle vittime della violenza di genere”.
L’assessore ha tenuto a precisare che il protocollo rappresenta una sorta di “lettera d’intenti” che poi dovrà essere declinato in attività specifiche ed operative per rispondere ai bisogni della cittadinanza.
“Il sistema – ha spiegato l’assessore Cicchi – sta costantemente crescendo nel tempo: siamo passati, infatti, da un progetto sperimentale ad una soluzione strutturata che coinvolge, rispetto all’origine, molti attori istituzionali ed altri ne coinvolgerà ancora. Naturalmente come per tutti i servizi, affinché si garantisca la continuità degli stessi è necessario che la programmazione delle risorse in capo alla Regione venga strutturata su base pluriennale su un arco temporale di almeno tre anni”. Spicca la presenza al tavolo dell’Ufficio Scolastico regionale il cui ruolo – ha sostenuto l’assessore – è determinante per far sì che l’attività di prevenzione, tra i punti centrali del protocollo, possa partire proprio dalle scuole per favorire una nuova e consapevole educazione civica ed il rispetto per l’altro fin dalla giovane età.
Il protocollo è aperto al contributo di tutti; dunque per tutto il mese di agosto i soggetti coinvolti potranno presentare proposte, modifiche e suggerimenti affinché l’atto possa essere ulteriormente migliorato ed implementato.
L’assessore Cicchi ha riferito che il contrasto alla violenza sulle donne passa anche per una profonda opera di educazione al rispetto; va in questa direzione il progetto per la costituzione di un Centro per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere (CUAV) proposto alla Regione dal Comune di Perugia nel marzo scorso.
“Si tratta di un progetto complementare a quello che oggi stiamo analizzando perché siamo convinti che si debba affrontare il problema a 360° e che in questo percorso il rafforzamento della rete interistituzionale sia fondamentale: solamente tutti insieme possiamo ottenere risultati concreti per il benessere collettivo”.